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"Firmo quindi sono". A Palazzo Chigi la campagna promossa da Simone Parma

In foto: la delegazione a Roma
la delegazione a Roma
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 12 feb 2016 08:12 ~ ultimo agg. 08:33
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La campagna “Firmo quindi sono” muove nuovi passi anche dopo la recente scomparsa del suo promotore, il riminese Simone Parma che si batteva per un intervento legislativo che porti al superamento della discriminazione che subiscono le persone disabili fisicamente non in grado di firmare ma indipendenti intellettivamante.

Mercoledì una delegazione della Associazione Luca Coscioni, composta da Mina Welby (Co-Presidente) e Ivan Innocenti (Consiglio Generale), e della associazione UILDM composta da Grazia Zavatta (mamma di Simone), Luigi Querini (Presidente) e Daniele Cicchetti hanno incontrato in Parlamento l’Onorevole Angelo Rughetti Sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione. Presente anche il deputato riminese Tiziano Arlotti  che da tempo si è impegnato per raccogliere le istanze di Simone e sottoporre il caso alle Istituzioni Nazionali.

“Il sottosegretario Rughetti – commenta Ivan Innocenti – ha condiviso le nostre osservazioni e l’opportunità dell’incontro raccogliendo la nostra disponibilità a partecipare alle definizione di nuovi strumenti legislativi. Ha indicato alcune iniziative governative già in corso in cui il nostro contributo è utile. Ha rilevato la possibilità di soddisfare diversi punti sollevati con procedure che non necessitano di nuove leggi. Per le questioni che richiedono nuove leggi i tempi saranno più lunghi e seguiranno un percorso diverso. Pertanto la strada da privilegiare è la stesura e attuazione di regolamenti e disposizioni che si basano su normative vigenti”.

Simone Parma

Simone Parma

Un collaboratore di Rughetti che si occupa dei temi dalla Identità elettronica ha anticipato alcuni percorsi possibili da discutere su tavolo di lavoro che sarà predisposto entro febbraio.