Indietro
menu
Attualità Provincia

Consegna a giorni alterni: Arlotti interroga il Ministro. Le Poste: ci sono garanzie

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 22 feb 2016 14:22 ~ ultimo agg. 19:26
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dopo i sindacati, anche il deputato riminese del PD Tiziano Arlotti denuncia i problemi legati alla consegna della posta a giorni alterni: soluzione ritenuta penalizzante per zone del territorio già svantaggiate, e incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio. Per questo il deputato PD riminese Tiziano Arlotti ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, chiedendo che intervenga urgentemente, per continuare a garantire il servizio postale universale.

Già nello scorso luglio Arlotti aveva sollevato il problema, segnalando in interrogazioni e interventi come fosse al vaglio dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la possibilità di realizzare nel nostro Paese la consegna della posta a domicilio per giorni alterni. Possibilità realizzata proprio in queste settimane con la sperimentazione avviata in Emilia-Romagna.

In base al piano reso noto lo scorso anno, il cambiamento colpirebbe in tre tranche il 25 per cento dei comuni italiani sotto i 30 mila abitanti e sotto i 200 abitanti di densità km/q, coinvolgendo oltre 5.200 comuni su poco più di 8.000 e oltre 15 milioni di cittadini.

“Nella sola provincia di Rimini, a titolo di esempio – spiega Arlotti – sarebbero interessati 14 comuni su 26, ovvero tutta l’alta Valmarecchia e la Valconca con i comuni già più svantaggiati. Con l’adozione di questo nuovo piano da parte di Poste, l’Italia rischierebbe tra l’altro una procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea, come anticipato a Poste e all’Agcom in una lettera informale del giugno dello scorso anno, il cui contenuto è stato diffuso dai media”.

Non solo: la posta a singhiozzo danneggerebbe anche la consegna di giornali e periodici a casa degli abbonati. “Senza il servizio universale (la consegna a domicilio 5 giorni su 7) vi sarebbero conseguenze pesanti sulla consegna dei quotidiani e di periodici a casa degli abbonati, con la penalizzazione dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati proprio sulla puntualità del recapito domiciliare”.

Per questo il deputato, ricordando che Poste Italiane ricevono da tempo un contributo dallo Stato per coprire parte dei costi del servizio che dovrebbe essere universale, chiede al ministro Guidi di intervenire, per quanto di competenza, “per continuare a garantire il servizio postale universale, in particolare nelle zone del Paese già svantaggiate, e per risolvere una situazione penalizzante e incoerente rispetto agli obiettivi del pubblico servizio”.

E oggi le Poste Italiane trasmettono una sintesi del progetto per definirne caratteristiche e modalità, specificando che il nuovo modello è in linea con le indicazioni di AgCom e garantisce la consegna di tutti i prodotti giornalieri.


 

la scheda trasmessa da Poste.it:

Poste Italiane ha introdotto dallo scorso mese di ottobre un modello di recapito della corrispondenza a giorni alterni che risponde a criteri di efficienza e qualità ed è stato ritagliato in base alle mutate esigenze dei cittadini. Il nuovo sistema di consegna della posta si svolge dal lunedì al venerdì su base bisettimanale: lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva.

Sarà applicato con gradualità e sarà completato nel 2017.  A regime riguarderà 5267 Comuni, nei quali risiede il 23,2% della popolazione nazionale. Il nuovo modello è in linea con le indicazioni della Legge di Stabilità 2015, che ha  disposto  la revisione del servizio universale con l’obiettivo di garantirne la sostenibilità  nel lungo periodo, ed è stato avviato solo dopo l’autorizzazione della Autorità di Garanzia delle comunicazioni (Agcom), che ha previsto rigorosi  criteri tecnico/economici tra i quali: una densità di popolazione inferiore ai 200 abitanti per km quadrato e la soglia dei 30.000 abitanti posti alla base dell’individuazione dei Comuni interessati dalla graduale implementazione del modello.

In tutti i Comuni non interessati dall’applicazione del modello o nei quali tale modello non è stato ancora implementato, Poste Italiane continuerà a garantire in ogni caso il recapito giornaliero dei prodotti postali veloci, come previsto dalle norme in materia. Poste Italiane garantirà infatti il rispetto degli obiettivi di recapito per tutti i servizi di corrispondenza (inclusa l’editoria e i giornali locali) attraverso una nuova ed efficiente organizzazione che prevede, oltre alla rete logistica di base, la creazione di una linea di recapito dedicata attiva tutti i 5 giorni della settimana e che avrà proprio il compito di garantire la consegna di tutti i prodotti giornalieri.
Tale linea di recapito dedicata potrà essere implementata anche in circa 1500 dei 5267 comuni interessati dal recapito a giorni alterni – costituendo una importante integrazione del servizio che lo renderebbe sostanzialmente equivalente a quello erogato nel restante territorio nazionale – sulla base di un accordo tra Poste Italiane e rappresentanze degli editori, in corso di svolgimento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.