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Torna sabato la colletta alimentare. Nel 2014 raccolti oltre 93mila kg

In foto: la campagna della colletta alimentare
la campagna della colletta alimentare
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 24 nov 2015 13:40
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Sabato si rinnova un appuntamento atteso la colletta alimentare. Un’iniziativa nazionale che coinvolge tantissimi supermercati anche in provincia di Rimini. Chi fa la spesa sarà invitato ad acquistare prodotti a lunga conservazione da destinare alle strutture caritative che ogni giorno aiutano migliaia di persone.

Nel 2014 tra provincia di Rimini e San Marino parteciparono 116 punti vendita e furono raccolti 93.310 kg di alimenti da 1.770 volontari.

35 le strutture caritative che quest’anno saranno sostenute. Realtà che durante l’anno accolgono e aiutano oltre 3mila persone e che nel 2014 hanno distribuito 142mila chili di cibo.

In Italia si parla di più di 135.000 volontari e oltre 11.000 supermercati, 8.100 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc. ) che aiutano circa 1.560.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 135.000 bambini fino a 5 anni. Le donazioni di alimenti ricevute in quel giorno andranno a integrare quanto il Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo lo spreco di cibo, oltre 75.000 tonnellate distribuite quest’anno.

 

Oltre 4 milioni di persone in Italia soffrono di povertà alimentare, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’udienza dedicata alla rete di carità del Banco Alimentare “la fame oggi ha assunto le dimensioni di un vero “scandalo” che minaccia la vita e la dignità di tante persone – uomini, donne, bambini e anziani −. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, mi permetto di più, con questo peccato, in un mondo ricco di risorse alimentari, grazie anche agli enormi progressi tecnologici, troppi sono coloro che non hanno il necessario per sopravvivere”.

Ma tutti possono fare qualcosa – continua il Santo Padre “qualcosa di umile, e che ha anche la forza di un miracolo. Prima di tutto possiamo educarci all’umanità, e a riconoscere l’umanità presente in ogni persona, bisognosa di tutto”.