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Attualità Regione

Sicurezza stradale. Donini: "dimezzare i morti e ridurre i feriti gravi entro il 2020"

In foto: (repertorio)
(repertorio)
di Roberto Bonfantini   
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mer 4 nov 2015 15:45
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“Un buon risultato, che ci avvicina all’obiettivo europeo fissato per il 2020”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini, commenta i dati del rapporto Aci-Istat, da cui emerge una riduzione degli incidenti (3,8%), dei feriti (4,1%) e dei morti (4,9%) sulle strade dell’Emilia-Romagna nel 2014 rispetto all’anno precedente.

“Il Programma europeo di azione per la sicurezza stradale – spiega Doniniprevede il dimezzamento del numero dei morti sulle strade registrati nel 2010 entro il 2020, e una riduzione dei feriti gravi. Rispetto al 2010, in Emilia-Romagna il calo in termini di mortalità è stato del 18%: un buon risultato, su cui continueremo a lavorare sia per rendere più sicure le nostre strade, a livello infrastrutturale, che per diffondere comportamenti corretti a tutela degli utenti più vulnerabili”.

Nel 2014 in regione il numero degli incidenti (17.455) è sceso in quasi tutti i territori provinciali (18.136 nel 2013); un migliaio i feriti in meno. Rispetto al 2013, complessivamente, i decessi sono stati 17 in meno: un calo registrato ovunque, tranne che nel riminese (un morto in più), nel reggiano (cinque decessi in più) e nel territorio della Città Metropolitana di Bologna (dai 62 morti del 2013 agli 80 dello scorso anno). La tipologia di utente che risulta maggiormente coinvolta è il pedone, con 10 persone che hanno perso la vita sulle strade comunali.

Per Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione: “l’educazione stradale è fondamentale per migliorare una ‘convivenza’ necessaria tra i diversi utenti: autista, motociclista, ciclista, pedone. Una convivenza caratterizzata ancora da incidenti che, seppure in calo sensibile, lasciano segni pesanti e tangibili nelle persone coinvolte. Per questo sarebbe importante inserire l’educazione stradale come materia di studio, a partire dalla scuola primaria”.