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Politica Riccione

PD Riccione, Ubaldi al contrattacco contro gli "orchestratori mestieranti"

In foto: Fabio Ubaldi
Fabio Ubaldi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 7 nov 2015 16:06 ~ ultimo agg. 8 nov 15:17
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Nel PD di Riccione riaffiorano, e pesantemente, le tensioni. Alla nota con cui ieri i tre consiglieri Bauzone, Arcangeli e Pazzaglini esprimevano la loro sfiducia nel capogruppo Fabio Ubaldi, oggi il diretto interessato replica. Prima nel merito del rapporto coi consiglieri e la direzione, smentendo di imporre scelte individualistiche sul voto allegando un messaggio inviato ai consiglieri dove si ribadiva la libertà nella scelta. Se la sfiducia comunicata solo ai mezzi di comunicazione “rientra nelle facoltà d’espressione di ogni consigliere”, utilizzare il Consiglio Comunale come “sintomo di protesta nei confronti del proprio capogruppo è palesemente irresponsabile oltre che ingiustificato”.
“Affermare poi che la linea politica del sottoscritto fosse personale e non condivisa in anticipo perde ogni tipo di credibilità nel momento in cui ben 4 consiglieri su 7 (ovvero la maggioranza) hanno votato all’unanimità tutte le pratiche del consiglio comunale”.

E poi la nota politica: “E’ chiaro quindi che questa presa di posizione non è in nessun modo un tentativo di sfiduciare il capogruppo come dato da intendere, ma si tratta solo ed esclusivamente di un tentativo estremo per dare una spallata ad un nuovo modo di intendere la fase politica all’interno del partito democratico. Quello di chi non sei allinea alle direttive di “orchestratori mestieranti” e svolge il proprio ruolo di minoranza non preconcetta ma al servizio della città. Conosco questo metodo e l’ho visto esercitare in più situazioni nel corso degli anni, ma in questo caso la situazione è un po’ diversa. Io sono stato eletto e legittimato dal popolo e non da un gruppo ben definito di persone ed è per questo che intendo rassicurare i dissidenti dicendo che ho un impegno fino al 2019 che intendo rispettare ed interpretare in coerenza con quanto fatto fino ad ora. Matteo Renzi ha rottamato un modello che oggi a Riccione è rappresentato da chi gestisce il partito e la situazione attuale è la diretta conseguenza del fatto che non si è fatto tesoro di una sconfitta carica di motivazioni e significato per tutto quello che nel tempo l’ha alimentata e si è preferito ridurre il tutto alle responsabilità del candidato a favore di un ritorno al passato. Io sono proiettato in un’altra direzione, così come esercitato dal Governo Nazionale ed il supporto della maggioranza dei consiglieri così come il crescere delle persone che ci supportano quotidianamente sono un sintomo chiaro ed inequivocabile che i tempi per un nuovo modo intendere la politica sono più che maturi”.