L'Inviato Speciale di Radio Rai sul TRC. Gnassi: modifiche possibili ma per variante è troppo tardi
Nella puntata del 31 ottobre la trasmissione “Inviato speciale” di Radio Rai ha dedicato ampio spazio al tema del TRC riminese con un reportage sul posto. Da Riccione le voci di cittadini, esercenti in zona cantiere, un agronomo per parlare degli alberi. Giorgio Mignani, presidente del consorzio degli operatori di viale Ceccarini, ha ammesso che i lavori “possono condizionalre a livello di immagine”. E se lavorasse a monte del tracciato “mi arrabbierei come si stanno arrabbiando tutti quanti”. Il presidente dell’associazione Albergatori di Riccione Rodolfo Albicocco ha ribadito le sue perplessità: “La modernizzazione non viene certo da un’opera concepita venti anni fa”. Poi l’intervista al sindaco di Rimini Andrea Gnassi nella sua veste di presidente del tavolo di coordinamento, che ha ricordato come si tratti di “un filobus moderno e avanzato” e come in Europa i paesi avanzati stiano investendo su questo tipo di sistemi. E’ necessario, per Gnassi, fare anche scelte che “nell’immediato portano paura e disagio ma che nel futuro portano sostenibilità”. Senza negare l’impatto dell’opera, Gnassi ricorda anche come a Rimini col TRC siano state riqualificate delle aree. Sui costi, ha risposto coi risultati: 50 tonnellate di Pm10 e 15mila auto in meno, “Bisogna intervenire ragionando con la testa, non cavalcando le paure”.
Le modifiche ci possono essere nel limite del possibile, spiega Gnassi, ad esempio in termini di sottopassi e parcheggi di interscambio. Ma sulla variante usa una metafora per mettere in chiaro la situazione: “Non si può chiedere di rifare il primo piano di un palazzo quando il terzo e il quarto sono già completati”. I cantieri oggi sono al 95%, l’opera è avanzata all’80% e i pagamenti sono al 70%. Tutte cose che il Ministero sa, ribadisce Gnassi.
Chiusura con il sindaco Renata Tosi: “La politica se vuole può fare tutto. E con la variante il TRC si può realizzare anche prima. Bisogna fare le opere per la cittadinanza, non contro”.