In provincia di Rimini meno incidenti e meno feriti sulle strade
Nel 2014 in Emilia-Romagna si sono verificati 17.455 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 327 persone e il ferimento di altre 23.905. I dati emergono dal rapporto annuale sugli incidenti stradali di ISTAT.
“Rispetto all’anno precedente – commentano dall’ISTAT- si registra una diminuzione del numero degli incidenti (-3,8%) e dei feriti (-4,1%), in linea con le variazioni rilevate nell’intero Paese (rispettivamente -2,5% e -2,7%)”.
Nella provincia di Rimini si è passati dai 1.926 incidenti (con 18 morti) del 2013 ai 1.734 (con 19 decessi) dell’anno scorso, una riduzione nel numero dei sinistri nell’ordine del 10%, tra le più elevate della regione (solo Ferrara fa meglio, con un -11,5%). La riduzione del numero dei feriti (da 2.525 a 2.207), pari al 12,6%, pone invece Rimini al primo posto.
Il confronto tra l’ultimo anno ed il 2007 (nel quale si registrarono 2.489 incidenti e 38 morti) evidenzia una netta riduzione nel numero di sinistri (-755 sinistri), di feriti (-1.173) e di vittime (-17).
ANNO | N. INCIDENTI | N. MORTI | N. FERITI |
2007 | 2.489 | 38 | 3.380 |
2008 | 2.464 | 28 | 3.374 |
2009 | 2.266 | 23 | 3.101 |
2010 | 2.251 | 23 | 3.094 |
2011 | 2.228 | 24 | 3.066 |
2012 | 1.884 | 23 | 2.492 |
2013 | 1.926 | 18 | 2.525 |
2014 | 1.734 | 19 | 2.207 |
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IL COMMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RIMINI
Dal 2007 allo scorso anno si registra una differenza di 755 sinistri stradali in meno, di 1.173 feriti e di 17 vittime. Gli estremi di un trend in discesa evidentissimo e che conferma – al di là di alcuni elementi generalizzati che potrebbero avere modificato le abitudini – come il lavoro impostato e realizzato dai Comuni della nostra provincia per rafforzare la sicurezza delle nostre strade produca effetti sicuramente positivi. Avere incrementato il numero di percorsi ciclopedonali (ad esempio, Rimini in quattro anni ha potenziato la sua rete ciclabile di 15 chilometri); meglio sistemato le intersezioni, incrementato i controlli, utilizzando anche la tecnologia; ha avuto come risultato un netto decremento di sofferenza, dolore e danni. E questo non può che essere una conquista da rimarcare per tutta la comunità riminese. Certo, dobbiamo fare ancora di più per cercare di ridurre ancora quei numeri, soprattutto quelli di morti e feriti. Dobbiamo allora proseguire negli interventi che separino categorie ‘forti’ e ‘deboli’ del traffico; potenziare i trasporti pubblici per rendere meno necessario l’uso dell’auto anche per piccoli tragitti; cercare di spostare, quanto più si può in una fase difficilissima per le finanze degli Enti pubblici, gli investimenti sulla manutenzione ordinaria delle strade, considerandola a tutti gli effetti ‘opera indispensabile’; aumentare i presidi e la vigilanza, nonché la ‘moral suasion’ sul comportamento da tenere in strada. Ma il percorso intrapreso è quello giusto, corretto perché prima di tutto mette avanti la salute delle. Ne avevamo la certezza, l’ISTAT lo conferma.