Indietro
menu
Attualità

In provincia di Rimini meno incidenti e meno feriti sulle strade

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 11 nov 2015 13:37 ~ ultimo agg. 12 nov 11:01
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

 

Nel 2014 in Emilia-Romagna si sono verificati 17.455 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 327 persone e il ferimento di altre 23.905. I dati emergono dal rapporto annuale sugli incidenti stradali di ISTAT.

“Rispetto all’anno precedente – commentano dall’ISTAT- si registra una diminuzione del numero degli incidenti (-3,8%) e dei feriti (-4,1%), in linea con le variazioni rilevate nell’intero Paese (rispettivamente -2,5% e -2,7%)”.

Nella provincia di Rimini si è passati dai 1.926 incidenti (con 18 morti) del 2013 ai 1.734 (con 19 decessi) dell’anno scorso, una riduzione nel numero dei sinistri nell’ordine del 10%, tra le più elevate della regione (solo Ferrara fa meglio, con un -11,5%). La riduzione del numero dei feriti (da 2.525 a 2.207), pari al 12,6%, pone invece Rimini al primo posto.

Il confronto tra l’ultimo anno ed il 2007 (nel quale si registrarono 2.489 incidenti e 38 morti) evidenzia una netta riduzione nel numero di sinistri (-755 sinistri), di feriti (-1.173) e di vittime (-17).

ANNO N. INCIDENTI N. MORTI N. FERITI
2007 2.489 38 3.380
2008 2.464 28 3.374
2009 2.266 23 3.101
2010 2.251 23 3.094
2011 2.228 24 3.066
2012 1.884 23 2.492
2013 1.926 18 2.525
2014 1.734 19 2.207

____________________________________________________________________

IL COMMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RIMINI

Dal 2007 allo scorso anno si registra una differenza di 755 sinistri stradali in meno, di 1.173 feriti e di 17 vittime. Gli estremi di un trend in discesa evidentissimo e che conferma – al di là di alcuni elementi generalizzati che potrebbero avere modificato le abitudini – come il lavoro impostato e realizzato dai Comuni della nostra provincia per rafforzare la sicurezza delle nostre strade produca effetti sicuramente positivi. Avere incrementato il numero di percorsi ciclopedonali (ad esempio, Rimini in quattro anni ha potenziato la sua rete ciclabile di 15 chilometri); meglio sistemato le intersezioni, incrementato i controlli, utilizzando anche la tecnologia; ha avuto come risultato un netto decremento di sofferenza, dolore e danni. E questo non può che essere una conquista da rimarcare per tutta la comunità riminese. Certo, dobbiamo fare ancora di più per cercare di ridurre ancora quei numeri, soprattutto quelli di morti e feriti. Dobbiamo allora proseguire negli interventi che separino categorie ‘forti’ e ‘deboli’ del traffico; potenziare i trasporti pubblici per rendere meno necessario l’uso dell’auto anche per piccoli tragitti; cercare di spostare, quanto più si può in una fase difficilissima per le finanze degli Enti pubblici, gli investimenti sulla manutenzione ordinaria delle strade, considerandola a tutti gli effetti ‘opera indispensabile’; aumentare i presidi e la vigilanza, nonché la ‘moral suasion’ sul comportamento da tenere in strada. Ma il percorso intrapreso è quello giusto, corretto perché prima di tutto mette avanti la salute delle. Ne avevamo la certezza, l’ISTAT lo conferma.