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Dulca Santarcangelo: intervista al capitano, Alberto Saponi

In foto: Saponi festeggia la vittoria
Saponi festeggia la vittoria
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 23 nov 2015 19:50
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DULCA SANTARCANGELO: INTERVISTA AL CAPITANO, ALBERTO SAPONI

Nome: Alberto
Cognome: Saponi
Soprannomi: Sapo, Sabonis romagnolo, Albertone, fate voi.
Ruolo: Centro? Intanto Capitano, e che Capitano, poi per la questione del centro andatevi a leggere sotto le statistiche…

Alberto, una partita rocambolesca, finita bene. 94 punti sono un ottimo bottino e un’ottima reazione dopo la sconfitta di Piacenza.
“Sì, un’ottima partita, dove abbiamo fatto quello che avevamo preparato in settimana con Tasso. Siamo stati bravi perché non era facile da portare a casa, ma grazie al contributo di tutti oggi possiamo guardare la classifica dalle parti alte. Una bella reazione poi dopo Piacenza, dove sì loro erano molto forti, ma a noi perdere non è che ci piaccia proprio.”

20 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e un sonoro 4/7 da tre. Quando la mano è calda, tocca che le altre squadre si adeguino un pochino…
“Qualche giorno prima della partita ho sentito Gigena e gli ho detto che se voglio ancora giocare a buoni livelli in questo campionato devo cominciare ad ampliare il raggio d’azione, che i giovani sono sempre più tosti qui. Comunque a parte gli scherzi sono molto contento di aver dato una mano importante alla squadra. Il 4/7 è frutto anche della circolazione del pallone fatto in maniera ottima nel gioco perimetrale che abbiamo.”

Ora doppia trasferta, prima San Miniato poi Livorno prima del derby in casa. Cosa ti aspetti dalla squadra?
“Sicuramente sono due campi molto ostici quelli toscani. San Miniato ci è a 4 punti di distacco, mentre Livorno è un po’ più giù, ma non dobbiamo sottovalutarle per niente. Secondo me questo è il momento uno dei momenti più importanti della stagione, dove vincere due partite fuori casa vorrebbe dire entrare in un certo tipo di classifica, perderle vorrebbe dire perdere il treno delle prime. Dobbiamo essere molto concentrati. Poi il derby sarà un bellissimo evento sportivo provinciale. Per me che sono rimanere sarà sicuramente speciale confrontarmi con la squadra della mia città natale. Vedremo come andrà a finire.”

Cosa dovrete fare per proseguire in questa direzione a livello di squadra e personale?
“Di squadra dovremo continuare a difendere e giocare insieme come abbiamo fatto contro Piombino. 94 punti non sono arrivati a caso. Personalmente spero intanto di migliorarmi ai tiri liberi (ridendo pensando ai tiri liberi sbagliati contro la squadra di Coach Padovano). No comunque continuare ad allenarmi in palestra come ho sempre fatto. È solo con la costanza e la determinazione che potrò e potremo ottenere risultati.”

Centro, tiratore, assistman, spronatore, capitano. In un’azienda lo chiamerebbero tuttofare.
Se poi ci mettete quella voglia di lottare, quella determinazione di allenarsi e giocare sempre al meglio e di proseguire un cammino del genere cosa diventa? A voi la risposta. Io intanto vi posso solo dire che quel cammino di cui parla il Capitano è e sarà dalle mille emozioni, dalle mille fatiche ma soprattutto dai mille sogni. In fondo questa squadra è fatta per farci sognare, non è forse vero?

Cristian Tartagalia