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Attualità Riccione

Vendita sede Camera Lavoro. La Tosi riceve la CGIL ma per richiamarla

In foto: l'incontro (foto CGIL Rimini)
l'incontro (foto CGIL Rimini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 24 ott 2015 15:21 ~ ultimo agg. 19:21
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Ieri pomeriggio si è tenuto in municipio a Riccione un incontro tra il Sindaco Renata Tosi e una delegazione della Cgil guidata dal Segretario generale Graziano Urbinati. Oggetto, la sede della Camera del Lavoro in viale Ceccarini che la CGIL chiede “sia utilizzata dai cittadini e resti patrimonio pubblico visto che a suo tempo fu costruita proprio con i soldi degli iscritti e dei cittadini”. Obittivo per il quale il sindacato ha avviato anche una raccolta di firme.

Alla richiesta presentata al Sindaco di firmare una petizione contro la prevista valorizzazione dell’immobile di viale Ceccarini – riferisce una nota del Comune di Riccione – il Sindaco ha rimarcato “così come la legge espressamente prevede per gli immobili non avente destinazione utile all’Ente Comune di Riccione, la necessità di riconvertirla e destinarla alla vendita”.

“Una scelta dettata dal taglio dei trasferimenti statali e dalla conseguente necessità di immettere sul mercato le risorse migliori da utilizzare – ha affermato il sindaco Tosi – ed alimentare il tessuto economico della città”. Ad oggi la Cgil corrisponde al Comune un canone di locazione annuo di 15.000 euro. Anche riqualificando l’immobile per destinarlo ad un uso sociale – collettivo, come richiesto dall’organizzazione sindacale, ha spiegato la Tosi, “non si andrebbe incontro ai bisogni attuali della comunità riccionese che consistono invece nel garantire i migliori servizi a partire dalle piccole ma importanti opere per la città.”

Il sindaco Renata Tosi come iscritta – riporta la nota – ha inoltre sollecitato la Cgil “a evitare guerre di religione su aspetti che possono apparire solo una difesa di interessi mentre si è augurata che la Cgil, come soggetto sociale di grande rilevanza, possa essere più attenta osservatrice dell’azione amministrativa al fine di stimolarne un’azione sempre più vicina ai titolari di reddito fisso (dipendenti e pensionati), ricordando tra l’altro che su operazioni come l’abolizione Tasi sulla prima casa e la riduzione proporzionale delle rette al nido la Cgil non è si espressa”.