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Attualità Politica

Sicurezza e agenti. Arlotti ricorda impegno e risultati

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 ott 2015 16:17
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Il deputato riminese del PD Tiziano Arlotti accusa il Movimento 5 Stelle, intervenuto a sostegno delle richieste di migliori dotazioni da parte dei sindacati di polizia riminesi, di usare l’allarmismo per fare campagna elettorale. Arlotti parte dai dati della Questura sull’estate 2015 che ha visto un calo di reati a Rimini: -30% nel periodo giugno\agosto, con un picco di -50% registrato nel mese di luglio rispetto allo scorso anno. Sono aumentati del 30% gli arresti effettuati dalla polizia di Stato e del 15% le persone denunciate rispetto al 2014.

“Dati positivi – ricorda Arlotti – resi possibili dall’impegno di tutte le forze dell’ordine e dei rinforzi inviati su tutto il territorio e per il mantenimento dei presidi estivi di pubblica sicurezza (oltre 300 unità, per la prima volta fino al 15 settembre ), a cui si sono aggiunti i 30 militari dell’operazione “Strade sicure” (che non erano presenti lo scorso anno), per l’azione di prevenzione, controllo, contrasto e repressione della criminalità. Rinforzi inviati pur in presenza di Expo e delle necessità di contrasto al terrorismo che hanno assorbito nel Paese maggiori risorse rispetto agli anni precedenti.

Un risultato “reso possibile dall’ottimo lavoro svolto dal questore Improta e dai prefetti Palomba e Strano, in sinergia con le istituzioni locali. Da parte mia mi sono impegnato in prima persona, sin dal mio insediamento a Roma, attraverso molteplici interrogazioni, lettere e incontri con il ministero dell’Interno e i suoi rappresentanti per fare avere alla provincia di Rimini i contingenti e le dotazioni adeguate alle esigenze di sicurezza e alle peculiarità del territorio”.

Arlotti ricorda che Rimini era stata inizialmente esclusa da “Strade sicure”, mentre ora in Legge di stabilità 2016 sarà inserito il rifinanziamento dell’operazione, “in merito alla quale chiederò personalmente la conferma di tutte le 30 unità di militari. Già in queste settimane l’azione sinergica ha consentito di ottenere la proroga della permanenza di 10 militari senza termine, e l’invio di ulteriori cinque agenti per potenziare i servizi sul territorio riminese da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Non solo comprendo e rispetto l’azione del sindacato di polizia sul problema dei mezzi, ma per quanto mi riguarda l’ho già illustrata da un mese al viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, che mi ha confermato quanto comunicato dal questore. Per quel che mi riguarda ho sempre trovato disponibilità da parte del ministero e non mi risulta che a Roma al questore Improta siano state sbattute porte in faccia, vista la stima indiscutibile riscontrata nei suoi confronti”.