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Ambiente Rimini

Risanamento fognario, Galletti cita l'esempio Rimini. Il punto sul PSBO

In foto: un cantiere
un cantiere
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 30 ott 2015 14:10 ~ ultimo agg. 31 ott 10:11
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Ieri l’impegno di Rimini sul risanamento fognario è stato preso ad esempio virtuoso dal ministro dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, intervenuto alla seconda giornata di lavori della XXXII Assemblea Nazionale dell’Anci in corso al Lingotto di Torino. In un “Paese debolissimo dal punto di vista morfologico ha dichiarato il ministro in cui scontiamo vari fattori, da quello naturale perché il nostro territorio è soggetto al dissesto idrogeologico a quello, non secondario, della poca manutenzione fatta negli scorsi decenni, Rimini è una delle rare realtà in Italia che ha deciso di investire con consistenti risorse su questo fronte”.  “Abbiamo bisogno di fortissimi investimenti contro il dissesto idrogeologico e sono investimenti  che alla politica non piacciono perché i risultati degli investimenti fatti oggi li vedremo tra molto tempo”. Rimini – ha aggiunto il Ministro- lo sta facendo. Anche perché, aggiungiamo noi, neanche alla politica riminese per molti anni evidentemente sono “piaciuti”.

L’Amministrazione Comunale coglie l’occasione per fare il punto della situazione sugli interventi del PSBO.

E’ stato avviato il secondo stralcio dello spostamento dei sottoservizi in piazzale Kennedy a Marina Centro, dove sarà realizzata una grossa infrastruttura di accumulo caratterizzata da un volume complessivo  di 35.000 metri cubi.  Si tratta di interventi delicati e propedeutici alle attività di realizzazione delle fondazioni profonde della nuova vasca, che saranno avviate il prossimo anno. L’impianto è costituito da una prima vasca di 13 mila metri cubi di volume che raccoglierà le acque di prima pioggia, da una seconda vasca di 22.000 metri cubi che avrà la funzione di vasca di laminazione (con lo scopo, cioè, di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate bianche convogliate a valle), e da un impianto di sollevamento con una capacità di pompaggio di 12.000 litri  al secondo. L’opera comporta un investimento di circa 30 milioni di euro, inserito nel Piano Investimenti del Servizio Idrico approvato da ATERSIR e cofinanziati da Comune di Rimini e Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare.

A passo spedito anche i lavori per la realizzazione della vasca ospedale, ormai al 70% della sua realizzazione. Il progetto, ideato dai tecnici di HERA e realizzato dalla Cooperativa Braccianti Riminese, prevede la realizzazione di una vasca che avrà un volume di laminazione di 10.000 metri cubi che tratterà le portate del bacino fognario Colonnella I, e la costruzione di un manufatto che regoli le portate delle acque reflue della zona. Con la realizzazione di questo progetto saranno ridotte le aperture dello scarico denominato Colonnella I e risolti alcuni problemi di sicurezza idraulica nella zona dell’Ospedale di Rimini e nelle zone limitrofe. Il costo dei lavori, che si concluderanno entro la primavera del 2016, è di circa 5 milioni di euro interamente finanziati dal Comune di Rimini attraverso le risorse intercettate con il Piano per la Valorizzazione della Città.

Il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato – messo in campo da Comune di Rimini, Gruppo Hera e Romagna Acque – è costituito nella sua ossatura da 11 cantieri, per un valore complessivo di 154 milioni di euro. Dal 2013 ogni giorno 130 persone dal 2013 sono al lavoro ogni giorno per garantire il pieno rispetto dei tempi degli interventi, che entro il 2020 consentiranno di contare su 130.000 metri cubi di nuovi volumi di accumulo, 45 km di nuove condotte fognarie per depurare 148.000 metri cubi di acque al giorno. Grazie al Piano di Salvaguardia della Balneazione – ricorda l’Amministrazione comunale – Rimini sarà la prima città costiera a risolvere il problema degli scarichi a mare, nel limite di piena decennale, dando così una soluzione complessiva alle criticità in termini di balneazione.

Allo stato attuale sono tre gli interventi già conclusi: il raddoppio del depuratore di Santa Giustina (inaugurato il 23 giugno scorso, investimento di 26 milioni di euro), Rimini Isola (il primo ad essere concluso nel luglio del 2014, valore 4 milioni di euro) e la dorsale nord, in attesa di certificato di collaudo e che si prevede possa essere consegnato a dicembre (intervento da circa 17 milioni). Altri quattro cantieri sono invece ampiamente avviati, per un importo complessivo di 50 milioni. Oltre alla vasca dell’ospedale e all’impianto di piazzale Kennedy già citati, è in fase avanzata la riconversione del depuratore di Rimini Marecchiese (previsione di fine lavori per il primo trimestre 2016), la realizzazione del primo stralcio della Dorsale Sud (già oltre 670 i metri di scavo e posa della tubazione che sarà in grado di collettare tutte le acque provenienti dalla zona sud della città sia in tempo secco che di pioggia).

In via di conclusione infine i lavori e le verifiche per l’attuazione della terza ordinanza per la regolarizzazione degli allacci fognari privati alla rete sdoppiata nella zona di Rimini nord. Da gennaio 2014 sono state già emesse cinque delle sei ordinanze previste e che porteranno alla completa separazione delle acque bianche e nere nell’intera zona.