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Rimini Scuola

Pre e post scuola. Il PD risponde alle accuse del 5 Stelle

In foto: repertorio
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di Redazione   
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ven 23 ott 2015 17:09
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Il capogruppo e il segretario comunale del PD di Rimini, Mattia Morolli, e Alberto Vanni Lazzari, rispediscono al Movimento 5 Stelle le accuse di “logica da parchimetro” nella gestione del servizio pre e post scuola.

Sull’accusa specifica, la premessa è che “La scelta di diversificare il servizio in due proposte temporali è stata condivisa in primis con i direttori degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze degli stessi genitori”.

“Come è noto quest’anno il personale didattico ed i collaboratori scolastici non effettuano più questo tipo di servizio, così come avveniva in precedenza – spiegano i due esponenti del PD riminese – Il Comune, così come avviene per centinaia di altri Comuni in Italia, garantendo, anzi incrementando il contributo economico erogato negli anni scorsi, ha dovuto coprire il servizio, attingendo a percorsi amministrativi che garantissero la qualità del servizio. E per farlo ha chiesto un contributo economico così come fanno centinaia di altri Comuni in Italia, abbattendo peraltro il costo per le famiglie grazie all’aumento del contributo comunale. L’accusa infondata di vessare le famiglie si squaglia di fronte ai costi (20 euro al mese figlio maggiore e 10 per quella o quello minore) e la qualità del servizio”.

E come contrattacco al 5 Stelle, i casi di due comuni amministrati dal Movimento: “a Livorno il servizio pre e post scuola non c’è: ergo, il genitore si arrangia. A Parma, invece, i costi e servizi sono pari pari uguali a quelli di Rimini”.

E una frecciata rivolta in particolare alla Franchni che “non è rimasta in aula nemmeno per metà seduta e dunque, a proposito di parcheggio, accetta il dimezzamento del gettone di presenza?”