Mille posti di lavoro a rischio per le frane. Da Sant'Agata un appello alla provincia
Dall’Alta Valmarecchia si alza un grido d’allarme sulla situazione delle principali strade di collegamento alle arterie come E45 e A14. Colpite da frane e dissesti mettono a rischio anche la sopravvivenza di molte imprese. L’appello arriva da Sant’Agata Feltria. “Il polo Industriale di Sant’Agata dove lavorano 380 persone – denuncia il vicesindaco Paolo Ricci – rischia di andare in crisi perché è da 5 anni che una frana mette a rischio la transitabilità dei Camion che la percorrono sia per consegnare le materie prime sia per spedire il prodotto finito ai loro acquirenti; di quelle 380 persone la metà non è residente nel nostro comune , ma viene da quelli limitrofi.”
Nel mirino di Ricci c’è la provincia di Rimini, rea di non aver mai risposto alle sollecitazioni sollevate. “Non ne facciano una questione di risorse” – attacca il vicesindaco – “visto che i tratti delle stesse strade che sfociano nella vicina Forlì Cesena sono in perfette condizioni”. Per Ricci la viabilità non è considerata una priorità da Rimini.
Oltre alla Santagatese, anche la strada che porta a Novafeltria è malridotta e la Sapinate, che conduce alla E 45, deve fare i conti con ben 8 frane. Problemi che accomunano anche altre località della Valmarecchia. Ricci annuncia di voler chiedere l’intervento del Prefetto. A Sant’Agata ci sarà un consiglio comunale aperto sul tema della viabilità e sarà votato un ordine del giorno che sarà poi inviato agli altri comuni, alla provincia e, appunto, alla Prefettura di Rimini.
. L’intervento di Paolo Ricci alla trasmissione Tempo Reale