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Continuità affettiva: è legge

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 19 ott 2015 10:08 ~ ultimo agg. 27 ott 11:42
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La Camera dei Deputati ha approvato lo scorso 14 ottobre il testo di legge sulla continuità affettiva, recependo integralmente quanto già votato dal Senato della Repubblica lo scorso 11 marzo, disciplina adeguatamente la tutela della continuità degli affetti dei minorenni in affido e la possibilità che essi, nel loro preminente interesse e a fronte di prolungati periodi di affidamento e di relazioni stabili e durature con gli affidatari, siano adottati da parte degli stessi affidatari, qualora durante l’affidamento sopraggiunga l’adottabilità del minorenne e gli affidatari siano in possesso dei requisiti per l’adozione (legge 184/83, art. 6).

 

Soddisfazione da parte delle associazioni promotrici della campagna “#5buoneragioni per accogliere i bambini che vanno protetti”, ma anche attenzione.

 

 

Si tratta di un passo che va ad arricchire il quadro normativo italiano volto a garantire il diritto dei bambini e dei ragazzi alla famiglia. L’anno scorso siamo stati impegnati in un importante tour in 9 città che aveva l’obiettivo di raccontare alla stampa e all’opinione pubblica una realtà troppo spesso strumentalizzata e distorta, dalla politica e dai media: quella dei minorenni fuori famiglia. Abbiamo fornito i dati, le ragioni del perché occorra proteggere i bambini e i ragazzi e raccontato le loro storie. A Firenze, nel mese di marzo, all’Istituto degli Innocenti, abbiamo quindi presentato le conclusioni e le nostre #5buoneproposte per un’accoglienza di qualità, per la tutela dei diritti e un sostegno reale alle famiglie fragili. Abbiamo indicato la via al Governo e al Parlamento e richiesto la “continuità degli affetti”. Ci auguriamo ora un intervento tempestivo sulla promozione di interventi di sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità genitoriale, sull’appropriatezza degli interventi e presenza al tavolo di confronto sulle comunità per minori, un sostegno all’autonomia dei maggiorenni e una regia finalmente unitaria sulle politiche di accoglienza dei minorenni fuori famiglia. C’è ancora molto lavoro da fare!” – dichiarano i promotori di #5buoneragioni.