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Basket C donne. RenAuto-Lame, la vigilia di coach Paolo Rossi

RenAuto-Lame, la vigilia

La RenAuto Rimini 2015-2016

RENAUTO-LAME, LA VIGILIA DI COACH PAOLO ROSSI

C’è il giorno (domani, 31 ottobre), c’è la palestra (la Carim), c’è l’orario (le 19) e ci sono anche le avversarie (Lame Bologna). C’è, soprattutto, una Ren-Auto che ha una voglia matta di partire. Sharks pronte a mordere, a tradurre sul parquet quello che è stato immagazzinato nel lungo periodo di preparazione e allenamenti. Tante settimane in palestra che hanno il primo culmine in un debutto casalingo atteso, attesissimo.

Coach Paolo Rossi, pronti al debutto?
«Siamo pronti. Sono contento di questo gruppo perché ha interesse, entusiasmo e voglia di lavorare. Abbiamo fatto tanti allenamenti e ora attendiamo di esprimerci in campo».

Come crede che sarà questo campionato di C?
«Parliamo prima del via e dobbiamo scoprire ancora molte cose, ma il nostro vantaggio, rispetto ad altre squadre, potrebbe essere quello di avere dodici giocatrici che sanno stare tutte in campo. Cosa voglio vedere subito? Che l’entusiasmo e la voglia che mi hanno mostrato le ragazze si tramutino in impegno agonistico nella partita col Lame».

Tecnicamente qual è la via?
«Ho sempre amato il gioco in velocità e la difesa aggressiva, so che il gruppo è in grado di mettere in pratica questi dettami e mi aspetto di vederli nei 40 minuti del match».

Le dodici a referto saranno decise dopo l’ultimo allenamento, ma di certo la Ren-Auto, in questo debutto, chiede il sostegno appassionato dei suoi tifosi…
«Ci piacerebbe essere accompagnati da una Carim calorosa dall’inizio alla fine. A me è sempre piaciuto divertirmi in campo e spero che il gioco diverta anche i nostri tifosi».

Cosa la farebbe essere soddisfatto dopo il match, al di là del risultato?
«L’intensità dovrà essere la nostra prerogativa, ma di base c’è che ognuna dovrà uscire dalla partita con l’onestà di aver dato tutto quello che ha. Bisogna dare il massimo, tutto qui. L’unica variabile di questo gioco è la percentuale di tiro, per quella c’è tolleranza. Per il resto no, per il resto chiedo il massimo di quello che ognuna può dare».