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Attualità Nazionale

Papa Giovanni XXIII. Embrioni: sentenza storica della Corte Europea

In foto: Embrioni congelati
Embrioni congelati
di Roberto Bonfantini   
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gio 27 ago 2015 22:59 ~ ultimo agg. 23:13
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La Comunità Papa Giovanni XXIII esprime soddisfazione per la sentenza con cui la Corte europea dei diritti umani ha oggi stabilito, con sentenza definitiva, che l’Italia non ha violato alcun diritto umano vietando ad Adele Parrillo di donare alla ricerca scientifica gli embrioni umani concepiti nel 2002 con il marito poi morto nell’attentato di Nassirya.

I giudici di Strasburgo hanno stabilito che l’articolo 13 della legge 40/2004, che vieta la sperimentazione sugli embrioni, non viola il diritto al rispetto della vita privata di Adelina Parrillo. La Corte ha riconosciuto all’Italia un ampio margine di manovra su una questione così delicata su cui non esiste consenso a livello europeo. I giudici affermano poi che non è sicuro che il compagno della Parrillo avrebbe voluto donare gli embrioni alla scienza.

I giudici hanno inoltre ritenuto che il diritto alla proprietà invocato dalla Parrillo “non può applicarsi a questo caso”, dato che gli embrioni umani non possono essere ridotti a una proprietà come definita dall’articolo 1 protocollo 1 della convenzione europea dei diritti umani.

“È di portata storica la sentenza della Corte di Strasburgo sul divieto italiano di donare gli embrioni alla ricerca – sottolinea Giovanni Ramonda, responsabile generale dell’Associazione –. Affermando che “gli embrioni umani non possono essere ridotti ad una proprietà” a norma della Convenzione europea sui diritti umani, riconosce finalmente che non si tratta di cose. Si va così nella direzione del riconoscimento della dignità personale di ogni uomo fin dal concepimento, uno di noi”.

“Auspichiamo che a queste vite umane sospese nel ghiaccio venga data una opportunità di vita – prosegue Ramonda, permettendo che vengano accolte in adozione qualora i genitori biologici non intendano più occuparsene. La Comunità Papa Giovanni XXIII ha un progetto attivo in merito dal 1996, dal quale sono già nati diversi bambini”.