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Cocoricò. nel provvedimento finisce anche la bugia dei giovani comaschi

la Piramide del Cocoricò

Paradossalmente è citato anche il caso del ragazzo di Como finito in ospedale a Bergamo a 17 anni per intossicazione da ecstasy, rischiando il trapianto di fegato, nel provvedimento del questore di Rimini che ha imposto la sospensione della licenza del Cocoricò per quattro mesi dopo la morte del 16enne di Lamberto Lucaccioni. Nonostante la droga sia stata acquistata a Torino, come poi il minore e gli amici hanno confessato dopo avere raccontato di averla presa al Cocoricò, il questore ha inserito l’episodio nel provvedimento perché sintomatico della percezione di un fenomeno consolidato.

Recita infatti il provvedimento del Questore: “A seguito di immediate indagini esperite dalla Squadra Mobile di Como, su richiesta della Questura di Rimini, si appurava che il minore, in realtà, aveva assunto la dose di MDMA a una festa tenutasi a Torino, con ciò creandosi una forma di “giustificazione” anche nei confronti dei genitori, considerando i noti eventi ripetitivi e anologhi avvenuti nel corso degli anni presso la discoteca “Cocoricò”, lasciando credere alla genitrice, la presunta veridicità di quanto affermato dal figlio, proprio per la diffusa percezione in ambito nazionale, di ciò che accade presso la suddetta discoteca”.