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Lamberto Lucaccioni aveva già dato segni di malessere prima di arrivare in discoteca

La droga assunta mentre era al Cocoricò non sarebbe stata la prima per Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello morto il 19 luglio dopo un malore all’interno del locale. A dirlo ai carabinieri sono stati i due amici minorenni che erano con lui in discoteca e secondo i quali a Lamberto era già capitato di prendere Mdma prima di andare a ballare in varie discoteche della sua città. Ad acquistare la droga sarebbe stato proprio il 16enne: “4,3 grammi dietro il corrispettivo di 300 euro” scrive il Gip, anche se in realtà si trattava di poco più di due. Il giovane pusher, il 19enne anche lui di Città di Castello ora indagato per spaccio e morte come conseguenza di altro reato (per lui chiesto l’obbligo di dimora dalle 22 alle 7), ha infatti spiegato di aver mentito sul quantitativo venduto. Sempre il 19enne, che si trovava al Cocoricò nella sera incriminata, ha detto di aver acquistato nel locale altri 0,3 grammi di Mdma per uso personale ma di averli poi venduti nuovamente a Lamberto. E questa potrebbe essere stata la dose fatale. Il 16enne aveva infatti già assunto la droga “in una bottiglietta d’acqua da mezzo litro”, bevuta insieme ai due amici mentre andavano al Cocoricò. Secondo i due ne avrebbe anzi bevuta più di loro.
Lamberto, è emerso nell’inchiesta, aveva però dato segni di malessere già prima di arrivare al locale: nausea, sudorazione eccessiva, stato di leggera alterazione. Sintomi a cui purtroppo gli amici non hanno dato peso.