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Attualità Rimini

Gnassi su rapporto Ispra: conferma la necessità di invertire rotta

In foto: il sindaco Gnassi
il sindaco Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 7 mag 2015 16:51 ~ ultimo agg. 19:28
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Gli 800 ettari di terreno agricolo consumati tra il 1988 e il 2011 sono un dato eloquente. Per il sindaco di Rimini e presidente della Provincia di Rimini Andrea Gnassi il rapporto Ispra sul consumo del territorio, che va letto alla luce delle peculiarità del territorio, è la conferma della necessità di un cambio di rotta dal consumo del suolo alla riqualificazione e rigenerazione dell’esistente. Direzione, ribadisce il sindaco, che la nuova stagione di pianificazione urbanistica ha già sposato.

 

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Il commento di Gnassi:

Il rapporto 2015 dell’ISPRA sul consumo del suolo, con dati riferiti al 2012, conferma quanto si sapeva: il Riminese è una provincia ad alta percentuale di suolo consumato. Ci sono molte ragioni storiche e congiunturali dietro questo dato, perfino morfologiche, ma certamente esso va attentamente letto.

Dal 1988 al 2011 nella provincia di Rimini sono stati ‘mangiati’ 800 ettari di terreno agricolo e ancora nel 2012, pur in presenza di una crisi economica che colpendo il settore dell’edilizia ha certamente rallentato la cementificazione, restiamo con valori più alti della media. Questo ci dice che l’unica strada possibile, direi obbligatoria, è quella di invertire il modello di sviluppo, non più basato sul consumo di nuovo territorio visto come ‘bene fungibile’ ma semmai sulla riqualificazione e rigenerazione dell’esistente.

C’è chi vede nel rispetto del paesaggio solo una fisima culturale ‘che non dà da mangiare a differenza delle betoniere in moto’. Invece no, tutelare il paesaggio, oltre a incrementare la qualità della vita, significa incidere su un nuovo modello di sviluppo che ha margini potenziali di crescita molto più alti della rendita e della speculazione. Anche per questo il Comune di Rimini ha impostato una nuova stagione di pianificazione urbanistica, basata sul Masterplan, sulla variante che ha tagliato gli indici edificatori, sulla rivisitazione e armonizzazione di PSC e RUE con il masterplan. Questa è la strada e questo è il modello di sviluppo virtuoso da seguire.