La riviera si è svegliata questa mattina con una lieve tregua al maltempo e Challenge Rimini con l’European Championship Half Distance, si è caricato della giusta energia per preparare il terreno a gare entusiasmanti di alto valore tecnico. Come da programma, le prime batterie che si sono portate sulla start line sono state quelle degli elite maschili e femminili.
Tra i top athletes uomini il più atteso al via era indubbiamente Giulio Molinari, il carabiniere novarese, pronto a difendere il titolo di Campione Europeo sulla distanza, ottenuto lo scorso anno a Maiorca.
Tra le donne le aspettative più ambiziose, soprattutto in casa azzurra, erano per Sara Dossena, forte di un inizio di stagione ad altissimo livello con l’argento nel Campionato Europeo di duathlon e un recentissimo secondo posto nella prova ETU di Madrid su distanza olimpica.
La gara maschile si apre nel migliore dei modi per gli italiani al via, con quattro dei cinque convocati in grado di uscire dalla T1 nelle primissime posizioni. Fuori dal nuoto il portoghese Pais, tra i favoriti della vigilia, abbandona la gara lamentando un dolore alla schiena e lasciando libero un probabile posto ai vertici di classifica. Dopo 10 km di gara si porta al comando un terzetto guidato da Giulio Molinari, con Ceccarelli e il Ceco Ospaly. A 2’ segue Alberto Alessandroni, insieme a Jonathna Ciavatella.
Il giro di boa in cima al monte Grimano vede parzialmente modificarsi la situazione, con Molinari e Ceccarelli a tentare un’azione decisa, tanto da staccare Ospaly di una ventina di secondi. Tra gli inseguitori Ciavatella scivola a questo punto della gara a 3’40” e ulteriormente dietro, a 4’ circa, si muove compatto un terzetto con il russo Parienko, Alessandroni e l’atteso britannico Ritchie Nicholls. A meno di 20 km dal rientro in T2 sono sempre Molinari e Ceccarelli a mantenere la leadership, portando il vantaggio su Ospaly a 1’20”. Tra gli inseguitori si compatta un gruppo di sei atleti con Parienko, Wild, Ciavatella, Alessandroni, Aernouts e Stegher. Ad entrare per primi in T2 sono Molinari e Ceccarelli, che lasciano Ospaly a 1’40”. Nella frazione podistica Rimini ha il privilegio di godere di 21 km nei quali gli atleti di testa sanno esprimere grandi prestazioni. Il ceco Ospaly, conosciuto per le sue indubbie doti di fortissimo podista, riesce a riassorbire il gap sulla testa, nonostante 30” di penality e si porta in prima posizione a cinque chilometri dal traguardo. Contro il suo imperio Molinari non può che abdicare e cedere lo scettro. Il bronzo va al belga Bart Aernout al termine di una volata serratissima con lo svizzero Ruedi Wild.