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Topi d’appartamento e acquisti a rate con documenti falsi. Doppia operazione per i carabinieri

la conferenza stampa dei Carabinieri

I carabinieri di Riccione hanno individuato e fermato una banda specializzata in furti in appartamento, formata da 4 albanesi. Due sono stati arrestati, uno rimpatriato mentre il quarto è stato denunciato a piede libero. I militari hanno recuperato refurtiva per circa 40mila euro (c’erano anche 4 biciclette) frutto di almeno 12 furti (quelli finora accertati). Parte della merce, che era stipata in due appartamenti attigui del residence di Miramare dove i 4 alloggiavano, è stata restituita ai proprietari. I carabinieri hanno trovato anche 30 grammi di cocaina, banconote false e un migliaio di euro in contanti. Molti dei colpi erano stati messi a segno in abitazioni vicino al residence dove i quattro vivevano.

Ma non si tratta dell’unico “colpo” dell’Arma riccionese. Gli uomini comandati dal capitano De Lise hanno fermato tre persone, anche in questo caso di nazionalità albanese, entrati dal tetto all’interno del Palas della Perla Verde e poi usciti, a mani vuote, dalla porta laterale allarmata. I tre sono stati fermati in viale Ceccarini e denunciati per tentato furto.

In manette anche altre due persone, un misanese di 44enne e un 30enne di Pescara, per truffa, fabbricazione e detenzione di documenti falsi. I due sono stati fermati ieri sera fuori da un rivenditore di telefonia a Misano con un faldone contenente documenti e carte di credito falsificati in modo meticoloso, un vero e proprio kit del truffatore. Erano specializzati negli acquisti a rate, che rimanevano non pagate, di telefonini, tablet, televisori e altro materiale elettronico che poi rivendevano in altre parti d’Italia. Una parte è già stato restituito a due centri commerciali riminesi. Ad insospettirsi e a chiamare i carabinieri,ieri mattina, un commerciante a cui i due truffatori si erano presentati. Da lì sono partiti i controlli di una pattuglia del Radiomobile che hanno portato all’arresto.