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Let it B

In foto: Ricchiuti e Buffon
Ricchiuti e Buffon
di Maurizio Ceccarini   
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gio 23 apr 2015 15:36 ~ ultimo agg. 14 lug 15:11
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“Per quelli che come noi erano a Rimini”; “La Juve è tornata ripartendo da Rimini”; “Brividi, soprattutto se ripenso a Rimini nel 2006”. Commenti di tifosi bianconeri intercettati oggi su Twitter, a celebrazione dell’approdo nelle semifinali di Champions League dopo il pari di Monaco. 

Quell’anno la Juve giocò, per dire, anche a Crotone, Frosinone, Treviso e Bergamo sponda AlbinoLeffe. Ma nell’immaginario degli juventini e del calcio italiano quella trasferta a Rimini nella prima di campionato è ormai indelebilmente impressa come “cadetteria di provincia” per antonomasia, punto più basso della storia bianconera. Quando – e questo è quello che invece è rimasto nel cuore dei tifosi biancorossi – la squadra più blasonata d’Italia fu costretta al pari da quella provinciale. 

Strano e unico il destino di Rimini. Allo stesso tempo una capitale internazionale (del turismo), ma anche un emblema dell’Italia marginale, quella appunto di serie B. Facendo la media: una normalissima città. Ma anche una meravigliosa contraddizione dove (slogan preso a prestito) alto e basso si fondono.

Di quella trasferta Alessandro Del Piero in un’intervista rilasciata anni dopo ha detto di ricordare ancora il forte odore di peperoni dal baracchino fuori dal Romeo Neri, odore che per chi è abituato alle buvette dei grandi stadi internazionali suonava evidentemente strano. Si chiama “street food”, Alex. Quanto sei provinciale…