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Lavoro Rimini

Lavoro nero. CGIL Rimini: "perché i diritti non vanno in vacanza"

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 apr 2015 15:40 ~ ultimo agg. 15:41
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Se il buongiorno si vede dal mattino, i risultati dei controlli effettuati da Carabinieri, Ispettori del lavoro e Ausl, a cui va il nostro plauso – si legge in una nota -, su alcuni locali della riviera, fanno prevedere un’apertura di stagione molto irregolare sia sul piano del lavor che della salute e sicurezza che dell’evasione fiscale.

Il fenomeno del lavoro nero e irregolare sembrerebbe un fattore endemico dell’economia locale in particolare nel turismo ma non solo, riguarda infatti tutti i settori, dall’edilizia, ai servizi, al manifatturiero. Lavoro nero ma anche lavoro grigio, quello, ad esempio, delle pseudo cooperative che aprono e chiudono, delle false partite Iva, favoriti da certa legislazione sul mercato del lavoro che consente ai datori mano libera a basso prezzo (vedi voucher o facili licenziamenti).

Alla luce della notizia che è circolata circa il trasferimento del Prefetto di Rimini, auspichiamo che il percorso fatto insieme per affrontare questo difficile periodo di crisi e per contrastare l’illegalità in ogni sua espressione abbia una continuità. Così dicasi per il tavolo tecnico per il contrasto al fenomeno del lavoro nero e irregolare. Nell’ultima riunione in Prefettura sono stati individuate delle priorità che possono diventare terreno di azione comune tra Organizzazioni Sindacali, Associazioni datoriali e Istituzioni.

A partire dalla costituzione di una banca dati comune, dall’individuazione di criteri di impresa etica, al coordinamento dei controlli, dal contrasto alle modifiche istituzionali che creano un quadro di incertezza, come, a nostro parere, il declassamento dell’Inail di Rimini, l’Ufficio Ispettivo incaricato di coprire gli interventi in due province, la costituzione dell’Agenzia Nazionale a Bologna.

Ma tutti gli interventi sul piano della prevenzione e della repressione dei comportamenti illegali non sarà mai sufficiente finché non interverrà un cambio di paradigma, se non saranno più le aziende, con l’illegalità totale o dissimulata da forme contrattuali flessibili e da nuove tipologie di sfruttamento, a creare un dumping nei confronti delle aziende corrette ma viceversa; finché il cosiddetto furbo non verrà considerato socialmente un ladro di ricchezza collettiva; finché la moneta buona non scaccerà quella cattiva. Per il settore del Turismo la FILCAMS CGIL riprenderà anche quest’anno la campagna “DIRITTI ALLA STAGIONE”; invitiamo sin da ora i lavoratori stagionali ad informarsi ed a segnalare e denunciare le irregolarità nel loro rapporto di lavoro… perché I DIRITTI NON VANNO IN VACANZA!

Il Segretario Generale CGIL Rimini
Graziano Urbinati

Il Segretario Generale Filcams CGIL Rimini
Isabella Pavolucci

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