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Attualità Regione

L'Emilia Romagna si conferma "Mosaico di mafie e antimafia"

In foto: Dossier Mafie
Dossier Mafie
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 11 mar 2015 17:10 ~ ultimo agg. 16 mar 19:05
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L’Emilia-Romagna si conferma dal dossier 2014-2015 realizzato dalla Fondazione Libera Informazione, presentato oggi a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che lo ha voluto, un “Mosaico di mafie e antimafia”. Che le Mafie siano radicate nella nostra regione lo si evince dai numeri: 5 operazioni anti-droga al giorno (quarta regione in Italia), 312 fatti estorsivi nel 2013, 399 episodi di danneggiamenti seguiti a incendi, uno dei principali ‘reati spia’ sul tentativo di intimidazione da parte dei boss. E dalla conferma della presenza della ‘ndrangheta, con oltre 160 arresti nelle province emiliane nelle scorse settimane, e con 50 segnalazioni in ambito di riciclaggio relative all’organizzazione calabrese, sulle 161 arrivate complessivamente dal luglio 2012 al giugno 2013 alla Direzione nazionale antimafia, che fanno dell’Emilia Romagna la seconda regione in Italia dopo la Lombardia. Da qui il sottotitolo del dossier, giunto al terzo aggiornamento: “Aemilia: un terremoto di nome ‘ndrangheta”.

Dossier MafieL’altra faccia della medaglia, quella positiva, è data dalle “buone prassi da parte delle Istituzioni”, dalle “nuove leggi contro le presenze mafiose e gli affari delle cosche”, che rappresentano il risultato di “una buona sensibilità politica, frutto di una unione di pratiche positive scaturite da una mobilitazione sociale” che assieme alle Istituzioni vede “i partiti nelle loro varie articolazioni sul territorio, le scuole e Università, le associazioni”. E anche in questo caso i numeri parlano chiaro: l’Emilia-Romagna è la 6a regione in Italia per numero di beni sequestrati o confiscati alle Mafie, con 448 beni tolti alla criminalità organizzata dall’agosto 2013 al luglio 2014 (4,2% sul totale nazionale), per un valore di 21 milioni di euro. Ma se si considera il solo Nord del Paese, il dato corrisponde al 41% delle operazioni concluse, ben al di sopra di Veneto (273 beni sequestrati), Lombardia (192), Piemonte (86) e Liguria (68).