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Falso in atto pubblico e calunnia. Arrestato l’ex capo della Digos

(ANSA) Un funzionario di polizia, Antonino Messina, è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento del giudice: è diventata definitiva la condanna a tre anni e sei mesi inflitta quando era in servizio alla questura di Rimini. Da gennaio dello scorso anno Messina, 50 anni, è in servizio alla questura di Catania ma i fatti per i quali è stato condannato sono accaduti quando lavorava a Rimini, come responsabile Digos.

L’accusa è di arresto illegale, falso in atto pubblico e calunnia. 

Nel 2006, il poliziotto si era presentato al night club Pierrot di Bagnacavallo (Ravenna), gestito dalla sua ex compagna brasiliana e da suo cugino (anche lui catanese), per risolvere alcune questioni in sospeso con la donna. Tra i due si era intromesso il nipote di lei, 24enne brasiliano. La discussione era degenerata e il ragazzo aveva colpito con un pugno il poliziotto che aveva fatto scattare le manette per oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. Ma il giudice ritenne illegale quell’arresto e accusò Messina. Dopo quell’episodio il poliziotto venne spostato dalla Digos a un altro incarico, sempre alla questura di Rimini. Ora si trova rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Messina dovrà affrontare anche un nuovo processo al tribunale di Ravenna per una vicenda che ruotava sempre attorno al night della sua ex. Secondo l’accusa, avrebbe saputo, ma avrebbe sempre taciuto, il fatto che alcune entreneuse del locale, avessero documenti lituani ma fossero in realtà russe. La Lituania fa parte della Comunità europea e quindi, con quella nazionalità, le ballerine non avrebbero avuto necessità del permesso di soggiorno. Il poliziotto dovrà rispondere di omessa denuncia. Il processo è aggiornato ad aprile.