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Sportello sociale del Comune di Rimini: 1.700 utenti nel 2014

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 17 feb 2015 13:32 ~ ultimo agg. 18 feb 15:24
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Nel 2014 gli assistenti sociali dello sportello sociale professionale del Comune di Rimini hanno svolto 2.668 colloqui con 1691 utenti. La maggioranza – quasi mille, il 60% -fa parte di quella fascia di età cosiddetta attiva (tra i 31 e i 50 anni) che un tempo meno era colpita da questi bisogni e per cui è evidente l’impatto delle difficoltà occupazionali dovuti alla crisi economica. Coloro che hanno una famiglia con figli minori a carico sono invece il 61%.

Tra le richieste, i contributi economici per problemi relativi alla casa (bollette, affitto, sfratto) rappresentano circa il 50% del totale, mentre le problematiche relative al lavoro si assestano a poco più del 15%. Il resto delle richieste riguarda colloqui di sostegno e consulenza o informazioni e orientamento per i servizi di assistenza pubblici.

Sempre nel 2014 sono stati stanziati dai Servizi sociali del Comune di Rimini circa 400 mila euro per un distinto ‘pacchetto welfare’, varato appositamente nel 2012. Anche in questo caso la problematica casa è al centro: per il sostegno all’abitare sono stati utilizzati più di 160 mila euro per 235 interventi (di cui il 30% per famiglie con minori), o il sostegno a nuclei famigliari seguiti dai servizi e sottoposti a sfratto (19 quelli seguiti nel 2014), contributi economici per famiglie in difficoltà 230 mila euro per 247 interventi, di cui il 58% con minori). Otto i papà separati presenti nel residence appositamente predisposto per questa specifica categoria di utenza. 700mila euro sono stati invece messi a disposizione dell’Agenzia sociale per la casa, che ha il compito di favorire l’incontro tra proprietari privati e inquilini in cerca di abitazione, offrendo particolari garanzie e sostegni di tipo economico.

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“I dati presentati – commenta Gloria Lisi, assessore ai servizi sociali del Comune di Riminiconfermano come non cessino gli effetti della crisi economica generale, anche sul tessuto sociale riminese. La casa, in particolare, e il lavoro, sono in questi casi le emergenze principali che vengono riscontrate dai nostri assistenti sociali. In questi casi l’impatto economico va di pari passo con quello psicologico, sociale e culturale. Non si tratta solo di dare una risposta in termini di servizi e contributi economici ma anche di supportare la persona tramite l’ascolto e la consulenza dei nostri professionisti; in situazioni di difficoltà è importante non lasciare da solo nessuno, anche attraverso l’ascolto e la presa in carico personale da parte di professionisti. La nostra è un’amministrazione che investe più del 40% del suo bilancio in welfare e in protezione sociale: il milione di euro nel 2014 messo a disposizione per questi specifici servizi ne è dimostrazione e testimonianza. Risorse che non sono intese come mera spesa assistenziale ma come volano per riattivare le capacità e possibilità delle persone in momentanea difficoltà verso una progressiva autonomia”.