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Attualità Provincia

Pazienti e parenti maltrattano personale sanitario. Preoccupazione della Cisl

di Redazione   
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gio 15 gen 2015 10:57
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Personale sanitario maltrattato e aggredito verbalmente dai pazienti e dai parenti. Lo denuncia preoccupata la Cisl Romagna dopo le numerose segnalazioni da parte degli operatori in servizio negli ospedali del riminese.

In una nota inviata all’attenzione dei vertici aziendali, la CISL Romagna, ha espresso il proprio rammarico sulle numerose segnalazioni e richieste d’intervento.

“Il numero cosi alto di denuncia” – scrivono dal sindacato – “denota la mancanza di tutela nei confronti delle ripetute aggressioni verbali dei pazienti e parenti, ricevute in servizio”.

” Il rammarico è ancora più grande” – dichiara Ferdinando Iacuaniello, segretario Territoriale della CISL FP Romagna – “perché non meno di quattro anni fa gli stessi dipendenti hanno partecipato, come tutti in azienda, all’ottimo risultato realizzato con la campagna La cortesia è l’anima della cura”.

Campagna che prevedeva come fase successiva l’inasprimento da parte dell’Azienda nei confronti di coloro che con violenza (fisica e verbale) abusassero dei professionisti in servizio. Campagna, sembra, mai iniziata.

“Siamo fermamente convinti” – continua il segretario – “dell’obbligo dei dipendenti di attenersi a quanto previsto: dalle leggi dello stato, dal codice di comportamento dei pubblici dipendenti, dai regolamenti e al codice deontologico nello specifico degli infermieri; ma si ritiene allo stesso modo obbligo per il datore di lavoro tutelare l’incolumità e il decoro dell’azienda. Essendo i dipendenti il primo patrimonio aziendale è quantomeno doveroso e prioritario tutelarli e difenderli”.

Nella nota si chiarisce che  è stato informato per conoscenza anche il collegio IPASVI provinciale affinché intervenga “nell’ambito delle proprie competenze, non sindacali ma di garante della professione, per contribuire a ripristinare nel più breve tempo possibile un clima lavorativo il più possibile privo di tali problematiche”.