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Attualità Rimini

Non più schiavi ma fratelli, la Marcia della pace torna tra le vie del centro

In foto: La conferenza stampa di presentazione della Marcia della Pace
La conferenza stampa di presentazione della Marcia della Pace
di Daniela Cornacchia   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 30 dic 2015 15:44 ~ ultimo agg. 31 dic 18:17
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Per il quarto anno consecutivo si rinnova l’appuntamento con la Marcia della Pace a Rimini. Giovedì primo gennaio il corteo prenderà il via alle 15 dalla chiesa di san Nicolò per giungere al sagrato della Basilica Cattedrale e concludere l’appuntamento alle 17,30 con la Santa messa celebrata dal vescovo. Tema di quest’anno la schiavitù e le guerre.

“Non più schiavi ma fratelli”. Prende spunto dal messaggio di Papa Francesco per la prossima giornata mondiale della Pace, la Marcia organizzata dalla Comunità Papa Giovanni 23esimo e dal coordinamento Rimini per la pace. Il fenomeno delle migrazioni, che sempre più spesso diventa tratta, è infatti fortemente legato ai conflitti e alle guerre e per costruire la pace si deve agire su diversi fronti. Solo nel territorio riminese sono circa 200 i migranti accolti.

“Il tema di quest’anno è in continuità con quello dello scorso anno che era la fraternità” – sottolinea Antonio De Filippis, dellaComunità Apg23 e del Coordinamneto Rimini per la pace – “Pensiamo che la pace sia un tema urgente da portare nei territori e nelle periferie e lo facciamo partendo dal tema del Papa ‘Non più schiavi ma fratelli’, guardando al locale e all’esperienza di accoglienza di profughi. La marcia avrà anche il tema degli armamenti perché legato alla fuga per un conflitto e alla tratta degli esseri umani, c’è il commercio delle armi che per svilupparsi ha bisogno che le armi vengano usate e quindi che ci siano le guerre”.

La partenza è prevista per le 15 dalla chiesa di san Nicolò, il corteo attraverserà le piazze principali e le vie del centro per arrivare sul sagrato della Basilica Cattedrale e concludere con un intervento del vicesindaco Gloria Lisi e con le parole del vescovo Lambiasi.

Un momento di riflessione che negli anni scorsi ha visto sfilare circa mille persone del mondo cattolico e laico riminese, quest’anno con tappe animate dai migranti stessi e con la testimonianza di Giorgio Beretta della Rete Italiana per il disarmo.