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Già oltre mille persone per la mostra dei Presepi dal Mondo

In foto: Il Presepe di pane
Il Presepe di pane
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 12 dic 2014 17:50 ~ ultimo agg. 15 dic 16:56
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Subito grandi numeri per la mostra dei Presepi dal Mondo, organizzata dalla Caritas Diocesana di Rimini in collaborazione con le comunità di immigranti residenti nel nostro territorio (una trentina quelle che hanno aderito alla proposta) e giunta alla 12esima edizione (l’anno scorso la mostra fece registrare oltre 20mila visite). Nella prima settimana sono state oltre mille le persone hanno visitato gli oltre 300 presepi allestiti nella Sala dell’Arengo del Palazzo del Podestà (in piazza Cavour, a Rimini), una decina le classi di scuole elementari e medie che hanno svolto la visita guidata. E in tanti hanno già prenotato per le prossime settimane. Emblematico il commento lasciato sul quaderno della mostra da un turista di Milano: “ma questi presepi parlano!”

 

Ogni comunità attraverso il proprio presepe vuole far conoscere alla città di Rimini il proprio paese d’origine, la cultura, l’economia, la vita sociale e religiosa. Presepi fatti con ogni genere di materiale: legno d’ulivo, lana, bottiglie di plastica, sughero, sassi del Marecchia, canne di bambù e materiale da riciclo. Presepi che raccontano dei laboratori nei quali vene data un’opportunità di lavoro e di vita alle ragazze madri e alle donne in difficoltà della Bulgaria. Raccontano, attraverso il presepe fatto in una barca dalle famiglie lampedusane, la vita di Lampedusa: gli sbarchi, l’accoglienza, la visita del Papa. Presepi che raccontano le storie del Perù, dell’Asia, dell’Ucraina, della Bulgaria, delle Filippine, della Colombia, del Camerun e del Senegal, dell’Eritrea e dell’Equador, dell’Afganistan e del popolo Rom. Vere e proprie opere d’arte allestite dalle comunità di immigrati.
E’ presente anche la Casa circondariale di Rimini con un Mercatino in cui vengono venduti piccoli manufatti realizzati dai detenuti nel laboratorio di ceramica coordinato dalle Operatrici della Caritas diocesana.

Il Presepe fatto di pane con alcuni monumenti di Rimini richiama Rimini alla sua vocazione di città accogliente dove la condivisione del pane non lascia fuori nessuno.

Il Centro educativo della Caritas, dove tre pomeriggi alla settimana una quarantina di bambini figli di immigrati di 10 nazionalità diverse, ha realizzato un presepe multiculturale e multireligioso e l’angolo dei bambini. Qui i bambini possono fermarsi a fare il loro disegno e scrivere le loro idee.

Dopo il Lavoro e la famiglia il filo conduttore di quest’anno è la Madre. Un tema evidenziato da due mostre fotografiche: le Madonne con bambino delle chiese della Valmarecchia e le Madonne internazionali. E che viene richiamato anche dall’angolo della Romagna intitolato “Era ieri”, in cui è possibile ammirare gli oggetti legati alla nascita di un bambino nell’epoca compresa tra la fine dell’Ottocento e i primi anni ’50: carrozzine di ogni tipo, culle, bilance per pesare e misurare il bambino, girelli di legno, vasche da bagno. Perfino un piccolo gabinetto di legno per bambini. Il tema è ripreso dal Presepe della Marineria, nel quale le donne aspettano il ritorno dei mariti e dei figli dalla battuta di pesca.

La mostra ricorda anche Amato Ronconi di Saludecio, proclamato Santo il 23 novembre scorso da Papa Francesco.

La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2015 tutte le mattine dalle 9,30 alle 12,30 ed i pomeriggi dalle 15,30 alle 19.