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In 209 alla casa delle donne. 64 vittime di abusi e violenze

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
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mar 23 dic 2014 14:54 ~ ultimo agg. 24 dic 12:43
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Sono stati i bambini dei Ceis, che con le loro letterine e disegni hanno addobbato l’albero di Natale, ad aprire la giornata di festa per il decimo compleanno della Casa delle donne del Comune di Rimini in piazza Cavour. La festa è poi proseguita con musica e poesia nel pomeriggio.

Nel 2004 quando nacque voleva essere un luogo d’incontro tra donne, ma in questi dieci anni ha avuto un’evoluzione profonda. Dedicata a Lella Casadei che si è distinta come amministratrice nel campo delle pari opportunità la casa delle donne, in piazza Cavour, è un punto di riferimento importante per tante donne. Un rinnovato impulso è arrivato con la riapertura nel 2011, grazie anche all’impegno dell’ex assessore Nadia Rossi, oggi consigliere regionale.

La casa delle donne – spiega Anna Maria Gambini, resp. U.O. Contratti e pari opportunità del comune Riminivuole essere un primo punto di ascolto per le donne che hanno bisogno. Abbiamo attivato relazioni importanti con le forze dell’ordine, l’Ausl, studi legali, psicologi. Importantissima anche la collaborazione con l’associazione “Rompi il silenzio” che si prende a cuore le donne vittime di violenze e abusi

209 le donne che da gennaio ad ottobre di quest’anno hanno chiesto aiuto e consiglio. Di queste 64, vittime di violenza, sono state accolte dalle operatrici di Rompi Il Silenzio. Per 27 è stata attivata una consulenza legale. Servizio, quest’ultimo sospeso per carenza di fondi, ma che si spera possa essere riattivato nel 2015. Ogni donna che arriva ha la sua storia unica e personale, ma spesso i problemi le accomunano. “Tra i problemi più sentiti – spiega la Gambini – c’è quello della mancanza del lavoro, che spesso mina le relazioni anche con compagni e mariti. Tanti anche i casi di stalking”.