Indietro
menu
Cronaca Rimini

Sblocca Italia e rifiuti. Galletti incontra gli amministratori locali

In foto: L'incontro di oggi
L'incontro di oggi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 5 nov 2014 17:44 ~ ultimo agg. 18:17
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Ad attendere oggi il Ministro all’Ambiente Galletti, in fiera per l’inaugurazione di Ecomondo, c’era una nutrita rappresentanza di amministratori locali che hanno chiesto impegno per le proposte di emendamento all’articolo 35 dello Sblocca Italia, quello relativo alla possibilità che agli inceneritori arrivino anche rifiuti da fuori regione.

C’erano Coriano con l’assessore all’ ambiente Morri, hanno partecipato all’incontro l’assessore Bellini del comune di Forlì, il sindaco di Misano Giannini, l’ assessore Visentin del Comune di Rimini, l’assessore Vicarelli di Riccione, l’assessore Folli di Parma e la partecipazione dei comuni di Ferarra , Fidenza.
Inoltre era presente, in rappresentanza dei Comuni Virtuosi Ezio Orzes , assessore del comune di Ponte nelle Alpi e l’assessore all’ ambiente della Regione Lombardia Claudia Terzi, con in quali su i temi ambientali stiamo coltivando una proficua collaborazione.
Alla luce dei tempi quanto mai ridotti prima della discussione al Senato, ci si è subito attivati affinché le proposte vengano elaborate e quindi proposte in sede di concertazione ANCI, come richiesto dal Ministro stesso.

Il sindaco di Rimini Gnassi e l’assessore Visintin hanno avuto un colloquio col ministro per illustrare le ragioni per cui “la proposta del Governo di programmare flussi di rifiuti sovra-regionali risulta improponibile, sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo ambientale, in contrasto con le direttive comunitarie in materia e soprattutto contrario ad un principio di “equità territoriale”.

“E’ palesemente iniquo” per sindaco e assessore che i territori virtuosi, da tempo attrezzati per l’incremento della differenziata, debbano sostenere il perso dei territori meno lungimiranti. “Non è accettabile che quei territori che hanno messo in piedi un sistema efficiente di raccolta differenziata e di conseguente gestione del rifiuto debbano farsi carico anche della produzione degli altri territori, se non in via temporanea delimitata o in situazioni di particolare emergenza e comunque avendo chiaro un piano nazionale di investimento nella raccolta differenziata e nell’impiantistica conseguente. Non si può scegliere la strada della libera circolazione dei rifiuti solo perché meno gravoso economicamente rispetto a indirizzarli negli impianti in Olanda”.

Per Gnassi e la Visintin, che prendono atto della apertura del Ministro, il percorso da intraprendere con una nuova pianificazione nazionale “è il potenziamento del riciclo e dunque la riduzione dei rifiuti avviati a smaltimento, anche attraverso incentivi economici e fiscali per i territori più ‘virtuosi’ e con la realizzazione di una rete integrata di impianti di recupero e selezione dei rifiuti”