Maestra assolta. La mamma di un compagno: non ci fu omertà
“Non c’è stata nessuna omertà, ma desiderio di fare giustizia“. Così la mamma di un compagno di classe risponde alla mamma che aveva denunciato la maestra per avere lanciato un quaderno contro il figlio e che ieri ha definito omertoso l’atteggiamento degli altri bambini e dei loro genitori. L’insegnante, ora in pensione, dopo tre anni è stata assolta.
Scrive la mamma di uno dei compagni di classe: “anche se non vorrei continuare a dare adito a questa triste e assurda vicenda, anche dopo che la giustizia ha già sentenziato l’accaduto assolvendola giustamente, vedo apparire accuse ingiuriose di omertà nei confronti dei genitori e dei bambini frequentanti la stessa classe del bambino in questione. Chi accusa non conosce il significato della parola omertà, fatta di silenzio e sottomissione, mentre alcuni genitori di questa classe, me compresa, chiamati a testimoniare in tribunale, sotto giuramento hanno esposto i fatti per come gli sono stati riportati dai propri figli; quello che è emerso è che nessuno dei presenti ha assistito a quanto di male è stato raccontato e attribuito alla maestra.
Pertanto non si è trattato di omertà, bensì di consapevolezza spontanea, armata dal senso civico di fare giustizia e sostenere chi accusato ingiustamente. Dalle accuse di omertà mi sento offesa personalmente, anche perchè chi legge le notize può trarre conclusioni affrettate e superficiali su una questione invece alquanto delicata“.