Karate. Francesca Casalboni conquista l’Europeo IKU Cadetti
In una Londra stranamente assolata e calda si è disputato il Campionato Europeo IKU per Cadetti (da 14 fino a 17 anni) e Junior (da 18 a 20 anni) al quale hanno partecipato le riminesi Francesca Casalboni e Giulia Armeni nella specialità del kumite (combattimento), atlete che si allenano con l’Accademia di Karate Hikari Ryu Verucchio del Maestro Davide Telesca.
Francesca, karateca di Torre Pedrera, dopo il titolo mondiale IKU vinto lo scorso anno a Caorle (VE) conquista anche il titolo Europeo IKU Cadetti (-60 kg).
La competizione è entrata nel vivo da sabato, con Francesca che nei quarti di finale è passata con un secco 6-1 prima del limite, poi in semifinale ha combattuto con un’atleta estremamente aggressiva che nulla ha potuto però contro la tecnica della campionessa romagnola, che è passata con un chiaro 5 a 2. Ma è nella finale che Francesca si è superata, disputando una gara di grande concentrazione contro la paladina di casa, in una bolgia infernale (pubblico inglese comunque correttissimo), andando sempre all’attacco e non concedendo nulla all’avversaria e arrivando così a chiudere l’incontro sul 4 a 0. Un risultato nettissimo, applaudito da tutti gli azzurri presenti.
Peccato per gli incontri a squadre a cui Francesca non ha potuto partecipare per la forzata defezione di due atlete italiane.
La trasferta si è inoltre arricchita della prestazione dell’altra karateca di Verucchio: Giulia Armeni, già campionessa mondiale IKU Junior nel 2013 e vicecampionessa mondiale Senior nel 2014, che però ha perso per squalifica in semifinale, a 11 secondi dal termine, con un’atleta inglese, un incontro che aveva in pugno (conduceva infatti 5 a 2). E’ arrivato così un bronzo.
Negli incontri della squadra femminile di kumite Junior, tradizionale e rotation, Giulia riesce comunque a dare il suo contributo riuscendo a portate a casa 2 argenti dietro il fortissimo team inglese.
Ancora una volta la piccola realtà di Verucchio riesce a far salire le sue atlete sui gradini più alti del podio in una manifestazione internazionale e si pone come fiore all’occhiello della FIK (Federazione Italiana Karate).