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Ambiente Coriano

Inceneritore: ambientalisti sostengono petizione forlivese alla Regione

In foto: Luca Mercalli
Luca Mercalli
di Redazione   
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sab 29 nov 2014 13:51
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Non si danno per vinte le associazioni e i comitati ambientalisti della provincia di Rimini che da mesi si oppongono all’arrivo di rifiuti da fuori regione da smaltire all’inceneritore di Raibano. Nonostante la recente approvazione in Parlamento dell’art.35 del Decreto Sblocca Italia, che autorizza di fatto il potenziamento del lavoro dell’impianto di Coriano a fronte di emergenze, i gruppi ambientalisti depositari di oltre 5000 firme di protesta e firmatari del decalogo anti inceneritore approvato in sei comuni del riminese, puntano ora a far pressione sul neo Presidente della Regione Stefano Bonaccini perché impugni formalmente l’atto ministeriale. La modalità è l’adesione all’appello-petizione rivolto al Ministro Ambiente G.Galletti lanciato dall’ingegner Alberto Bellini, professore associato all’università di Bologna nonché Assessore all’Ambiente del comune di Forli, già ideatore e promotore della proposta regionale “scenari alternativi agli inceneritori” in E/Romagna.

Il documento, sottoscritto da Ambiente Salute Riccione, WWF Rimini, Legambiente Santarcangelo, si trova in rete sulla piattaforma change.org con il titolo “Modifica art.35 DL133/2014 Sblocca Italia” è – spiegano le associazioni – ha già raccolto in poche ore circa un migliaio di firme. Tra i sostenitori-promotori, illustri studiosi e ricercatori, medici, scuole e Università, Comuni Virtuosi, e personaggi noti al pubblico televisivo come Mario Tozzi del CNR e Luca Mercalli meteorologo della trasmissione RAI “Che Tempo che Fa” condotta da Fabio Fazio. L’appello, oltre a dire no alle trasferte dei rifiuti per l’incenerimento, propone politiche fiscali per incentivare la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata, investimenti in impianti di selezione e trattamento a freddo degli Rsu stimando il risparmio economico per gli enti pubblici in diverse centinaia di milioni di euro rispetto alla scelta di incenerire.

”Aderiamo a questa cordata ambientalista lanciata ora da Forlì -dicono i gruppi riminesi- perché crediamo occorra unire le forze per ottenere ascolto in Regione”