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Gestione provvisoria Fellini. AeroClub: serve aiuto economico, da soli non riusciamo

repertorio

Dal consiglio direttivo dell’Aero Club Rimini arrivano alcune precisazioni in merito all’ipotesi di gestione provvisoria (in attesa dell’aggiudicazione definitiva) dell’Aeroporto di Rimini (che comporterebbe la possibilità di far volare aeromobili inferiori alle 6 tonnellate e con meno di 10 persone).
L’associazione ricorda di essere “senza scopo di lucro” e di possedere “tutti i titoli, le competenze e le professionalità per poter contribuire alla gestione di un aeroporto”. “L’Aero Club Rimini, si legge in una nota, esiste dal 1929, ha realizzato l’aeroporto di Rimini e costituito nel 1962 la sua prima società di gestione (Aeradria)”.
L’associazione ripercorre poi quanto accaduto negli ultimi giorni. “Il Presidente Fabio Falsetti è stato convocato giovedì 30 ottobre presso la Prefettura di Rimini e, in tale sede, alla presenza di autorità civili e militari, gli è stato proposto di farsi carico di una serie di operazione di gestione transitoria dell’Aeroporto.” Proposta accettata da Falsetti che già in precedenza aveva scritto all’Enac per far presente una ipotesi simile.
L’Aero Club precisa che “l’obiettivo comune è scongiurare la chiusura definitiva dello scalo che comporterebbe lunghe implicazioni burocratiche al momento della decisione di una sua riattivazione, con conseguenze di tipo economico estremamente rilevanti per la futura società di gestione e per il tessuto imprenditoriale del territorio e quindi, anche con pesanti riflessi su tutto il sistema occupazionale, già fortemente provato negli ultimi mesi dalla comprensibile incertezza del proprio futuro.”
Per consentire la gestione provvisoria, Enac ha dovuto anche risolvere alcuni ostacoli burocratici.
In attesa dell’incarico formale, il Presidente Falsetti e i suoi collaboratori stanno cercando di capire se Enti, Autorità e privati siano disposti ad mettere sul piatto un sostegno economico che consenta di procedere alla gestione provvisoria dell’aeroporto, “cosa, si legge ancora, che risulterà non facilmente assorbibile per il solo Aero Club”.