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Saludecio Vita della Chiesa

Amato Ronconi santo: sei pullman in partenza. Diretta su Icaro Tv

In foto: Amato Ronconi
Amato Ronconi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 21 nov 2014 11:13 ~ ultimo agg. 23 nov 12:27
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Domenica Amato Ronconi sarà proclamato santo da Papa Francesco: la canonizzazione in piazza San Pietro alle 11. La parrocchia di Saludecio, il paese e tutta la Diocesi di Rimini sono in festa per l’avvenimento per il primo santo tutto riminese.
Icaro Tv seguirà l’evento dalle 10.30, collegandosi con il Centro Tv Vaticano per trasmettere in diretta a Rimini tutta la canonizzazione.
Da Saludecio sono in partenza  sei pullman di fedeli e un gruppo di pellegrini è già partito a piedi per Roma. Il Comune allestirà un maxischermo al Teatro Verdi.

Intanto sono arrivati alle porte di Roma i ventuno pellegrini che hanno attraversato a piedi l’Italia per prendere parte alla canonizzazione. Partiti da Saludecio il 10 novembre insieme al sindaco Dilvo Polidori, i fedeli saranno domani nella Capitale, dove verranno raggiunti dal gruppo di ciclisti partito in queste ore.

Domani mattina i pellegrini riceveranno il testimonium, il documento che attesta il percorso compiuto devotionis causa. In dodici giorni di cammino attraverso l’appennino i fedeli hanno toccato Urbino, Cagli, Gubbio, Valfabbrica, Deruta, Todi, Amelia, Gallese, Castel Sant’Elia, Campagnano Romano, La Storta, fino all’ultima tappa a Roma.

Il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, ha tracciato sul numero in edicola del settimanale il Ponte il Dna del Santo.

Amato Ronconi è nato a Saludecio da una agita famiglia verso il 1226. Rimasto orfano in età adolescenziale, ha trascorso la sua giovinezza con la famiglia del fratello Giacomo. Deciso a vivere secondo il Vangelo, si dedica in un primo tempo all’accoglienza dei poveri e dei pellegrini costruendo per loro un ospizio sul Monte Orciale. Dona poi tutte le sue sostanze ai poveri e si ritira ad una vita di rigorosissima penitenza. Compie quattro pellegrinaggi alla tomba dell’apostolo Giacomo a Compostella. Muore attorno al 1292 mentre durante il quinto pellegrinaggio all’età di 66 anni dopo aver donato anche l’ospizio ai monaci benedettini, lui terziario francescano.
Papa Pio VI ne conferma il culto nel 1776, ma Amato per il popolo è già santo in vita e dopo la morte. Il processo di canonizzazione è ripreso negli anni Novanta, parte attrice della causa la Diocesi di Rimini e la parrocchia S. Biagio di Saludecio. La memori si celebra in Diocesi l’8 maggio.