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Attualità Economia

Riscossione tasse comunali, Rimini 50esima in Italia col 71%. Brasini: buon piazzamento

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 ott 2014 13:04 ~ ultimo agg. 21 ott 10:46
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Il comune di Rimini ogni anno incassa il 71,2% delle tasse e tariffe che la Giunta mette a bilancio. Il dato emerge da una ricerca del Sole 24 ore che oggi dedica una pagina alle tasse dimenticate dei Comuni italiani. I dati sono calcolati sulla media quinquennale dei certificati consuntivi 2008-2012. Rimini si trova a metà (50esima) di una classifica che vede in vetta Reggio Emilia con un tasso di riscossione dell’87,1% e in coda Vibo Valentia col 43,5%. La media dei 108 capoluoghi presi in esame è 66,5%.
Tra i capoluoghi emiliano romagnoli Rimini ha la percentuale di riscossione più bassa dopo Parma (65,1%) e Ravenna (67%).
Nel dettaglio, nel riminese su una media procapite di 449 euro di tasse ne viene riscosso il 70,5% mentre su 225 euro di tariffe la riscossione si attesta al 72,3%.

Si tratta di numeri, finora un po’ trascurati, che a breve però avranno un peso importante sulla sorte economica dei comuni. Dal primo gennaio 2015 entrerà infatti in vigore la riforma dei bilanci locali che chiede alle amministrazioni di bloccare in bilancio un “fondo crediti” proporzionale ai buchi di riscossione dell’ultimo quinquennio. Ma non solo. Anche la legge di stabilità, appena approvata dal Governo, terrà conto dell’abilità riscossoria dei comuni. Così solo quelli più virtuosi potranno godere appieno dei nuovi bonus sul patto di stabilità (che prevedono un taglio del 70% degli obiettivi, da 4,5 a 1,5 miliardi).
Serviranno due anni per la messa a regime della manovra, ritenuta fondamentale per risolvere uno dei problemi più grandi dei bilanci comunali spesso composti da entrate teoriche chiamate a finanziare spese concrete.

Il 50esimo posto in Italia con un dato superiore alla media nazionale è “un buon piazzamento” secondo l’assessore al bilancio di Rimini Gian Luca Brasini che ricorda anche un altro studio di un’associazione specializzata (Openpolis) che mette in fila i Comuni che meglio riescono a fare fronte autonomamente alle proprie necessità senza ricorrere ai trasferimenti dello Stato, della Regione e altri enti pubblici. “Secondo questa classifica Rimini si piazza all’undicesimo posto nel 2012 per autonomia finanziaria su 110 comuni capoluogo, con una percentuale del 93,44%, in crescita dal 2010 quando si assestava sul 63,10%. Un percorso dunque di ‘indipendenza’ che il Comune ha avviato in attesa che si arrivi davvero ad un reale federalismo fiscale”.