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Stop al Fellini. Maggioli: decisione umiliante per la città. Bonfatti: Carim era per proroga

In foto: dal primo novembre stop ai voli dal Fellini
dal primo novembre stop ai voli dal Fellini
di Andrea Polazzi   
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ven 24 ott 2014 11:35 ~ ultimo agg. 25 ott 14:23
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Niente commissario ad acta da parte di Enac che, con questa decisione, sancisce lo stop ai voli dal Fellini dal primo novembre. Una decisione presa alla luce di approfondimenti giuridici nei quali emerge che ad impedire l’ipotizzata gestione provvisoria è la mancata proroga concessa dal Tribunale fallimentare di Rimini. Un fulmine a ciel sereno per il territorio che ieri sera si attendeva dal CdA dell’Ente ben altre soluzioni. E ora l’auspicio è di fare in fretta con l’aggiudicazione definitva dello scalo per cercare di limitare i danni.
“Questa è una storia nata male e proseguita peggio – attacca il presidente di Unindustria Paolo Maggioli ai microfoni di TEMPO REALE (Radio Icaro – Icaro Tv) – sembra una questione senza fine. Eravamo tutti convinti che, grazie agli sforzi di tutto il territorio col prefetto in testa, si potesse arrivare ad una soluzione. Quella di ieri sera è stata una doccia veramente gelata. La trovo una cosa umiliante per la città che nonostante l’impegno si sia arrivati a questo punto.
“Non è possibile tenere chmhiuso l’aeroporto neanche per un solo mese – prosegue Maggioli – Già veniamo da un anno di gestione difficile e questo complica ancora di più le cose. Sul discorso relativo alle eventuali responsabilità di Air Riminum non voglio entrare, dico solo che quando partirà la nuova gestione sarà necessario dimostrare di essere in grado di gestire una partita molto delicata. Se la strada era in salita prima, ora lo è ancora di più.”
“Se volessimo andare a cercare le responsabilità non finiremmo più. Adesso – dice il numero uno di Unindustria – la vera questione è cercare di far si che questa interruzione dell’attività sia il più breve possibile perché Rimini ha dei concorrenti che non se ne staranno certo con le mani in mano. La città non può fare a meno dell’aeroporto. Senza scalo pagherebbe un prezzo enorme. E lo dico pensando alla Fiera e agli alberghi.”

Stanno arrivando tante telefonate preoccupate anche in Associazione – spiega la presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis a TEMPO REALE – Fatico a capire quello che è accaduto: quali sono le logiche che portano una società ad acquistare un aeroporto nel quale, una volta entrata, deve ripartire da zero.” Tra novembre e dicembre a Rimini si stima sarebbero atterrati 30mila passeggeri che a questo punto sarebbero destinati ad Ancona. Inoltre proprio in questo periodo si chiudono i contratti per il 2015.
“Le presenze di questo periodo sono le più importanti perché sono quelle che permettono agli alberghi di restare aperti d’inverno e tengono in vita l’indotto.”

Sempre sul fronte degli imprenditori, Gianni Indino di Confcommercio racconta dei molti operatori preoccupati che lo stanno contattando, in particolare quelli che hanno sostenuto l’esercizio provvisorio.  E molti sono anche quelli che chiedono chi c’è dietro Air Riminum. “E’ pretendere troppo chiedere che Air Riminum renda nota la sua composizione societaria, la presenza o meno di imprenditori locali, il progetto per Rimini e per il suo turismo? Basterebbe poco per tranquillizzare un territorio che è in fibrillazione, attraverso rassicurazioni sui contratti, i rapporti e le collaborazioni commerciali in essere e che verranno sviluppati in futuro con Paesi esteri, sul piano industriale presentato, sugli investimenti programmati. Non sappiamo a chi è stato affidato il futuro del nostro territorio e delle nostre aziende, questo silenzio assordante deve finire”.

Lo stop per il Fellini potrebbe essere particolarmente penalizzante, secondo il presidente della Carim Sido Bonfatti, vista la concorrenza del settore con scali molto vicini a Rimini che renderebbero indifferente la scelta per i turisti stranieri. Dalla banca, tra le più esposte con Aeradria, arriva anche l’invito a non lasciarsi andare ad una sterile ricerca del colpevole. “Non è costruttivo mettersi a cercare responsabilità anche perché noi non sappiamo qual è il processo che ha portato il Tribunale a negare la proroga. Non sappiamo se lo ha fatto su parere favorevole o contrario del comitato dei creditori o del curatore fallimentare. Quello che posso dire è che Banca Carim insieme ad un numero di imprenditori non banale ha formalmente invitato il comitato a pronunciarsi a favore della proroga, ritenendola la soluzione migliore per i creditori e il territorio.” Carim tende poi la mano allo scalo. Se vi fosse lo spazio per uno sforzo collettivo per evitare la chiusura, la Banca di sicuro sarebbe in prima linea. L’unica preoccupazione è quella di non entrare in contrapposizione con il Tribunale ed il Curatore.” 

“Fermare l’aeroporto è un colpo mortale per Rimini – commenta la Cisl Romagna in una nota nella quale si chiede ad Air Riminum di “rendersi trasparente e farsi conoscere dichiarando il proprio progetto e la propria compagine sociale”. Il sindacato mette in guardia dalla corsa alla ricerca dei responsabili (toccherà alla magistratura) e ricorda che a pagare il prezzo più alto saranno ancora una volta i lavoratori che già avevano fatto la propria parte fino in fondo con riduzioni di stipendio/cassa integrazione. La Cisl chiama in causa anche la regione “che non è stata in grado di svolgere una forte regia per la creazione di un sistema regionale aeroportuale, insieme alla incapacità delle istituzioni romagnole di dialogare per costruire momenti e percorsi di collaborazione tra gli scali della Romagna – distanti pochi km uno dall’altro- hanno generato questo stato di cose.”

“La cattiva politica firma oggi una pagina amarissima per tutta la nostra Provincia” chiosa il sindaco di Riccione Renata Tosi attaccando gli amministratori del Pd e parlando di “chiare responsabilità che vanno chiarite”, di “errori colossali” e di “milioni di euro buttati”.  “Tutto lo sviluppo che avevamo immaginato – prosegue la Tosi – l’internazionalizzazione del nostro turismo verso nuove frontiere, l’Europa sono oggi a rischio.” “Mi auguro – conclude – che le forze sane della nostra città e di tutta la Riviera trovino insieme la forza di uscire da questo incubo. Perché è a tutti chiaro che se non si troverà presto e bene una soluzione che dia garanzia e certezza, fuori dal consociativismo politico e dalle perfide influenze dei signori del potere locale, si rischia di mettere definitivamente in ginocchio tutto il sistema economico ed imprenditoriale territoriale”.

Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi accomuna le vicende dell’aeroporto con quelle del mercato ambulante, “due facce della stessa realtà riminese”. Nel mirino l’amministrazione riminese. “Oltre alle colpe iniziali per aver mandato allo sbaraglio gli amministratori di Aeradria – scrive Lombardi – è poi emersa una preoccupante assenza di autorevolezza nel dialogare con i soggetti istituzionali e privati coinvolti nella vicenda, assenza che il Prefetto ha provato sino all’ultimo a sopperire.” Lombardi ne ha anche per il Movimento 5 Stelle. “Ii mille sospetti e le continue minacce di denunce, non hanno certo aiutato – dice – a superare un clima già difficile. Poi non ha certo aiutato il comportamento dei pentastellati teso ad avversare la compagine che si è aggiudicata l’asta e che dovrebbe avere tra i protagonisti importanti imprenditori locali, per appoggiare la cordata Russa certamente importante ma meno legata al territorio e quindi in astratto con interessi meno centrati su Rimini.”

Dai parlamentari del Pd Tiziano Arlotti ed Emma Petitti arriva l’invito ad Enac ad accelerare l’iter per l’affidamento definitivo delle gestione totale ad Air Ariminum. “Occorre inoltre – scrivono – che tutti gli sforzi siano mirati a dare garanzie e tutele di ammortizzatori sociali ai lavoratori del Fellini nel tempo che trascorrerà fino all’aggiudicazione finale, quando la nuova società di gestione sarà chiamata a mantenere l’impegno, preso dalla stessa, di riassumere tutti i dipendenti.”

“La situazione é molto grave e non e’ questo il tempo della polemica”, dichiara il deputato del NCD Sergio Pizzolante che però stronca la sinistra riminese:  C’è’ un prima e un dopo, la gestione dei governi locali della Sinistra dell’Aeroporto e’ stata disastrosa ed è’ alla base di tutto ciò che è’ successo dopo. La loro gestione e non della politica in generale. Il sottoscritto sostiene, insieme ad altri, da anni, che tutta la politica delle infrastrutture a Rimini, dall’Aeroporto al Palas alla Fiera al TRC è fallimentare. Dal fallimento della società dei creditori in poi gli attori in campo sono stati invece molti e le responsabilità’, in positivo ed in negativo sono più’ articolate … ridurre tutto ad un coro anti politico o a qualche responsabilità specifica non è onesto”.

Domani intanto la complessa vicenda del Fellini sarà al centro della riunione della Conferenza Permanente che si svolgerà nella sala del consiglio provinciale a Rimini al termine della quale il Prefetto Palomba incontrerà la stampa.

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