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Ambiente Coriano

Rifiuti da fuori Regione sempre più vicini. I sindaci riminesi: non c'è un minuto da perdere

In foto: repertorio
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di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 2 ott 2014 15:58 ~ ultimo agg. 3 ott 13:32
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È sempre più vicino l’incubo dei rifiuti da fuori regione.  L’articolo 35 del decreto ‘sblocca Italia’ preoccupa molto la Provincia ed i sindaci dei comuni riminesi, in particolare Riccione, Misano e Coriano. Gli amministratori chiedono al Governo di ritirare il decreto ed ai parlamentari riminesi di farsi carico di formulare una proposta alternativa che tuteli il territorio e il principio di autosufficienza regionale.

Molto duro anche il Presidente della Provincia Vitali che ha detto ‘viene tradito il principio di autosufficienza, il Governo deve ritirare il decreto’.

Si dice ‘sblocca Italia, ma (in Lombardia ed Emilia Romagna) si legge ‘sblocca rifiuti’. Perché l’articolo 35 del decreto legge che potrebbe essere convertito in novembre dal Parlamento, presenta due, tanto importanti quanto catastrofiche, novità ambientali. La prima, che gli inceneritori sono dello Stato (dunque non esiste più il concetto di territorialità ed autosufficienza, ma di rete nazionale di smaltimento), la seconda è che non si ragiona più sulle tonnellate, ma sul carico termico degli impianti, che è stato portato fino a saturazione.
Significa che potranno bruciare fino al 30% in più di rifiuti. Con un aumento del rischio ambientale.
Non introduce nessuna tutela ulteriore di carattere ambientale sugli aumenti di smaltimento né prevede economicamente interventi di riduzione degli impatti (veicolari, inquinanti emessi) a favore delle aree sedi di impianti le quali dovranno quindi solo avere gli oneri.
Il decreto, inoltre, prevede che si possano incenerire “rifiuti urbani prodotti nel territorio nazionale, rifiuti speciali non pericolosi o pericolosi a solo rischio sanitario.
Un passo indietro gravissimo, secondo il sindaco Spinelli ‘che deprime la virtuosità dei territori e delle amministrazioni come la nostra, che hanno realizzato politiche di sviluppo della raccolta differenziata e recupero dei rifiuti con proprie risorse e con le tariffe dei cittadini’. L’amministrazione di Coriano ha approvato già il testo d’emendamento da proporre al Governo. L’Emilia Romagna è seconda in Italia per numero di impianti (9), dopo la Lombardia che ne ha 13 dei 55 presenti in Italia.

‘Non si tratta- ha detto ancora il Sindaco mimma Spinelli – di fare, come ha detto qualcuno, i ‘leghisti dei rifiuti’, ma di vedere riconosciuto un merito ad un territorio che si è impegnato per ottenerlo’.

Il Sindaco Spinelli ha contattato il Ministro Galletti che però è molto impegnato in commissione ambiente e  non le ha dato udienza. Ci riproverà oggi: ‘è uno con cui si può parlare, è venuto anche a Coriano e ha visto la situazione virtuosa del nostro territorio. Non nascondo che non mi è piaciuta molto la frase che ha detto (‘chi dice no, dia una soluzione’ ndr) perché se fossi io il Ministro, la soluzione la troverei io, non chiederei certo ai sindaci o alla Regione di occuparmene. Anche perché noi, la soluzione, insieme ai comitati ambientalisti locali, gliel’abbiamo già illustrata’.