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Ambiente Politica

Rifiuti. Arlotti sollecita il Governo, il 5 Stelle sollecita il PD

In foto: rifiuti
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 21 ott 2014 17:49
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Insieme ai colleghi del PD dell’Emilia-Romagna il deputato riminese Tiziano Arlotti ha chiesto al Governo, presentando un apposito emendamento, di stralciare l’articolo 35 del DL Sblocca-Italia che tratta il tema della gestione dei rifiuti e del conseguimento di obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio.
“Questa scelta era coerente perché una problematica così delicata e complessa andava trattata all’interno del progetto di legge ambientale collegato alla Legge di Stabilità del 2014, che è già stato approvato dopo un lungo lavoro con una larghissima maggioranza nella Commissione Ambiente della Camera e che presto dovrà essere votato dall’Aula, perché in modo più organico affronta anche le problematiche del ciclo dei rifiuti e del rispetto ambientale.
Il Governo si è opposto e con i colleghi e la relatrice collega Braga, e con il confronto continuo con Anci e Regioni, siamo perciò intervenuti con importanti modifiche migliorando il testo governativo a maggiore tutela di territori virtuosi come il nostro e la nostra Regione”.

L’art 35, così modificato, stabilisce che l’individuazione degli impianti che faranno parte della rete nazionale dovrà avvenire con finalità di “…progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, tenendo conto della pianificazione regionale”.
Inoltre si stabilisce il trattamento prioritario dei rifiuti urbani prodotti nel territorio regionale, fino al soddisfacimento del relativo fabbisogno, e solo per l’eventuale disponibilità residua autorizzata, l’eventuale trattamento di rifiuti urbani prodotti da altre regioni. A tale scopo è previsto, a differenza del testo governativo, che la compatibilità ambientale sia verificata soprattutto relativamente alla qualità dell’aria.
Nel caso in cui vengano smaltiti rifiuti in una regione provenienti dal territorio di altre regioni, il gestore dovrà versare un contributo per ogni tonnellata in un apposito fondo regionale destinato alla prevenzione della produzione dei rifiuti, all’incentivazione della raccolta differenziata, a interventi di bonifica ambientale e al contenimento delle tariffe di gestione dei rifiuti urbani. “Ciò comporta in pratica una penalizzazione fiscale che ricade su territori non virtuosi e riconosce invece la virtuosità di coloro che correttamente stanno procedendo rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata e riciclo”.
Infine entro 180 giorni, secondo l’emendamento, il Ministro dell’Ambiente dovrà, con proprio decreto, individuare il fabbisogno residuo di impianti di recupero della frazione organica dei rifiuti urbani raccolta in maniera differenziata, articolato per regioni per favorire il recupero di questi rifiuti nel proprio territorio e la produzione di compost di qualità.

 

Il Movimento 5 Stelle di Rimini sottolinea invece “l’evidente mancanza di una presa di posizione del Comune di Rimini nei confronti della libera circolazione dei rifiuti sul territorio nazionale. L’articolo 35 dello Sblocca Italia infatti renderà completamente inutile l’impegno dei nostri cittadini rispetto alle politiche di raccolta differenziata. Già non ne avevano vantaggi in bolletta, ora non ne avranno nemmeno vantaggi per la salute perché il locale inceneritore verrà spinto al massimo delle sue possibilità”.

Un atteggiamento che, insieme al non aver ancora approvato il decalogo anti-inceneritore, fanno sospettare al 5 Stelle che “il PD Riminese approvi ed applauda questa iniziativa” .