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Riccione sotto le bombe. Un libro per ricordare il passaggio del fronte

La chiesa di san Lorenzo In Strada dilaniata dalle bombe

Riccione sotto le bombe, settembre  1944. Il diario di Luisa e l’attività artistica di Camillo Innocenti” è il nuovo testo di Fosco Rocchetta, ricercatore e cultore di storia riccionese. Nel 70° Anniversario del passaggio del fronte Rocchetta ricorda quei giorni grazie a testimonianza. Il libro sarà presentato sabato 25 alle 17 al Palazzo del Turismo di Riccione. Domani mattina nella nostra trasmissione Tempo Reale, alle 10.05, un’intervista all’autore.

 

Alla presentazione di sabato interverranno il sindaco Renata Tosi e il presidente dell’Istituzione Cultura Giovanni Bezzi.

 

La presentazione

Il libro ha origine dal “Diario di Luisa”, una giovane italiana che dalla casa-rifugio di viale Lamarmora a Riccione ha descritto i principali eventi di quel tragico settembre 1944: dal terrore per i continui bombardamenti, alle granate che sibilavano sopra il tetto, alla carenza di cibo, fino all’agognata cessazione delle ostilità, la sconfitta e l’abbandono del territorio da parte dei tedeschi, per finire con l’occupazione definitiva degli alleati, e la speranza di un futuro sereno e di pace.

Alcuni  mesi dopo la liberazione di Riccione (21 settembre 1944), Luisa Piazzani incontrerà l’uomo della sua vita, il soldato inglese E.R. Zenthon, con cui convolerà a nozze, nel dicembre 1945.

Sotto lo stesso tetto della famiglia della sposa, negli anni ’44-’47, convisse il celebre pittore romano Camillo Innocenti (1871-1960), uno dei principali artisti del ‘900.

Oltre a rigorose ed appassionate testimonianze del passaggio del fronte in Romagna, di cui ricorre, nel 2014, il 70° anniversario, il volume, integrato da documenti e immagini inedite, frutto di ricerche dell’autore presso archivi degli alleati (canadesi e neozelandesi in particolare), illustra la feconda attività di  Camillo Innocenti che, anche in quei tempi drammatici, non cessò mai di dipingere.

Temi prediletti dell’artista, furono in primo luogo Luisa, che gli fece spesso da modella, la casa, la cucina, il giardino con gli animali domestici, il porto di Riccione con le vele colorate, tipiche della marineria tradizionale della Riviera di Romagna. Un insieme di fatti umani, bellici e d’arte,  sconosciuti ed inediti, che gettano nuova luce su di un periodo spaventoso, non poi così lontano, della storia europea e, soprattutto, riccionese.