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Attualità Rimini

Il Pio Manzù vada avanti. Arlotti chiede sostegno al Governo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 16 ott 2014 18:40 ~ ultimo agg. 22:20
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Anche il Parlamento ha ricordato Gerardo Filiberto Dasi. Ieri alla camera il deputato riminese del PD Tiziano Arlotti è intervenuto per commemorare il fondatore del Centro Pio Manzù. “Dasi – ha detto Arlotti – ha contribuito come pochi altri a stimolare la riflessione sui grandi temi economici e scientifici di rilevanza internazionale, promuovendo una vasta attività di ricerca che ha coinvolto ogni anno studiosi di diverse discipline e orientamenti, all’insegna del dialogo e del confronto”. Arlotti ha chiesto al Ministero degli affari esteri che si adoperi affinché le giornate possano continuare.

 

L’intervento in integrale

Signor Presidente,

domenica è venuto a mancare Gerardo Filiberto Dasi, fondatore e anima del centro Pio Manzù e delle giornate internazionali di studio tenute annualmente a Rimini. Da oltre quarant’anni questa associazione rappresenta un punto di riferimento nel panorama culturale italiano e internazionale, contribuendo a generare attenzione sui grandi temi dell’umanità: dall’ambiente all’economia, dal dialogo religioso ai rapporti geopolitici, dalla pace ai diritti della persona. Dasi ha portato in questi anni alle «Giornate» i grandi leader della terra: Gorbaciov, George Bush, la principessa Diana del Galles, la regina Rania di Giordania; Javier Solana, e tanti altri, premi Nobel, grandi personaggi della politica internazionale.
Ieri, nel giorno delle esequie, sono arrivati messaggi di cordoglio da tutto il mondo, tra cui quello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e dell’Alto rappresentante dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite, Nassir Abdulaziz Al-Nasser, che erano legati a Gerardo Dasi da sentimenti di stima ed amicizia. Come ha ricordato il Presidente Napolitano, Dasi ha contribuito come pochi altri a stimolare la riflessione sui grandi temi economici e scientifici di rilevanza internazionale, promuovendo una vasta attività di ricerca che ha coinvolto ogni anno studiosi di diverse discipline e orientamenti, all’insegna del dialogo e del confronto. I valori del centro internazionale di ricerche Manzù, da lui fondato, hanno contribuito a creare un ponte di dialogo culturale tra il mondo arabo e l’Europa e una rinascita nel rapporto tra le due civiltà. L’attenzione del Centro per la comprensione e la tolleranza internazionale è stata di grande incoraggiamento per l’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite. Per questo – e concludo – ritengo che la figura di Gerardo Filiberto Dasi meriti non solo di essere ricordata, ma anche che il suo lavoro continui e che le Giornate vengano portate avanti. Chiedo al Ministero degli affari esteri un impegno affinché il Centro Pio Manzù, con il suo ruolo importantissimo nelle relazioni internazionali e per il dialogo con il Medio Oriente, possa avere adeguato sostegno e possa essere sempre di più una delle strutture che a livello mondiale favoriscono la pacificazione.