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Marche Provincia

Passaggio Montecopiolo e Sassofeltrio. Il pressing di Arlotti

In foto: Montecopiolo
Montecopiolo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 16 ott 2014 17:57 ~ ultimo agg. 18:11
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E’ stata incardinata questo in prima commissione Affari costituzionali della Camera la proposta di legge sul distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e la loro aggregazione all’Emilia-Romagna. Primo firmatario è il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti; congiuntamente è stata incardinata anche la proposta del collega Gianluca Pini.

“La proposta di legge – spiega Arlotti – ha lo scopo di ottenere una rapida approvazione per soddisfare le attese dei cittadini che, con referendum, si sono espressi democraticamente e in maniera inequivocabile con dati straordinari ormai oltre 7 anni fa – ricorda Arlotti, intervenuto in Commissione -. Nel 2012 anche il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna all’unanimità ha espresso parere favorevole alle richieste dei cittadini dei comuni di Montecopiolo e di Sassofeltrio, mentre la Regione Marche, nonostante le diverse sollecitazioni da parte dei sindaci e le numerose manifestazioni dei comitati promotori dei referendum, continua a fare ostruzionismo e ancora non si è espressa comunicando ufficialmente il proprio parere sul passaggio dei due Comuni alla Provincia di Rimini. Anche per questo, nel giugno scorso, la Regione Marche è stata al centro di tre denunce per omissione di atti d’ufficio”.

Dal 2007 è inoltre scaduto il termine per la presentazione, da parte del ministro dell’interno, del disegno di legge ordinaria per la modifica dei confini delle Regioni coinvolte, come richiede la Costituzione.

Un’inerzia che dura ormai da otto anni, lamenta Arlotti che ha sollecitato per l’iter della sua proposta tempi brevissimi. il presidente della I commissione della Camera ha garantito che chiederà espressamente la trasmissione degli atti, convocando anche il presidente della commissione Affari costituzionali della Regione Marche e nello stesso tempo l’audizione del ministero degli Interni. Ministero che, ha evidenziato Arlotti,  “non ha adempiuto alla predisposizione del testo di legge come invece previsto dalla norma. Mi auguro che con questo incardinamento si possa ora chiudere in tempi brevi il passaggio dei due Comuni e delle loro popolazioni, rispettando l’espressione inequivocabile della loro volontà”.