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Cronaca Cultura

Nel giorno dell'anniversario tentato furto alla Fondazione Fellini

In foto: La finestra da dove sono entrati i ladri
La finestra da dove sono entrati i ladri
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 31 ott 2014 13:34 ~ ultimo agg. 1 nov 10:12
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Sono entrati forzando una finestra ma non sono riusciti a rubare niente fermati dall’inaccessibilità della camera blindata, che ha resistito al tentativo di effrazione. E’ fallito il tentativo di furto nella sede della Fondazione Fellini di via Nigra a Rimini.

Nella camera blindata c’è la cassaforte della Fondazione ed altri oggetti legati alla figura del regista riminese. Indagano le forze dell’ordine.

Stigmatizzando il gesto l’assessore alla cultura Pulini fa presente che l’amministrazione sta lavorando per rafforzare il rapporto tra Fellini e la sua città. Tra i progetti c’è anche quello di collegare la Casa del Cinema nell’ex Palazzo Valloni con gli spazi ospitanti la produzione moderna e contemporanea del Museo della Città.

La notizia di questo tentativo di effrazione– commenta l’assessore alla Cultura, Massimo Pulinicade in concomitanza con il 21esimo anniversario della scomparsa di Federico Fellini. Salviamo il finale, e cioè lo sventato furto che ha impedito la sottrazione di preziosa documentazione. Resta la miseria dell’atto nel giorno in cui la città celebra con un’inedita iniziativa, la proiezione questa sera presso la Cineteca del capolavoro ‘La strada’ introdotta dagli interventi di Milena Vukotic e Francesca Fabbri Fellini, questa particolare ricorrenza, parte di un percorso più ampio e già in atto di valorizzazione di Fellini e del rapporto tra Fellini e la sua città.

 

Detto dell’intervento di recupero di palazzo Valloni/ex cinema Fulgor in avanzata fase di esecuzione, come amministrazione comunale stiamo ragionando sulla modalità migliore di collegare questo meraviglioso spazio felliniano con parti del perimetro urbano dalla cristallina vocazione artistica, sia come fruizione che come ‘fabbricazione’. In tal senso, l’ipotesi su cui si stanno operando le necessarie valutazioni tecniche è quella di collegare la Casa del Cinema nell’ex Palazzo Valloni con gli spazi ospitanti la produzione moderna e contemporanea del Museo della Città. Un collegamento fisico e soprattutto un collegamento ideale, trasformando l’ala del Museo in una sorta di spazio aperto in via permanente alla esposizione e alla produzione di ‘materia artistica’ capace di esaltare anche al giorno d’oggi la poetica libertaria e barocca del Maestro Fellini. Rimini non ha bisogno ‘solo’ di un Museo Fellini, quello che sorgerà nel complesso dell’ex Fulgor, ma di una città che viva, riproduca, senta tutti i giorni e in tutti gli spazi urbani, aperti o chiusi, quello spirito artistico e anticonvenzionale sul quale si innestò la poetica personale di Federico Fellini. E questo oggi che vogliamo celebrare, non solo un ricordo ma una promessa per il futuro”.