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Mattinata di mobilitazione dei lavoratori riminesi contro il jobs act. Presidi dall’SCM all’aeroporto

I manifestanti di stamane a Rimini

A Rimini è già iniziata la mobilitazione dei lavoratori dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio. La CGIL riconferma la manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma

A fronte della decisione di Renzi di chiedere la fiducia sulla legge delega del lavoro è già partita una forte e immediata, risposta, dai luoghi di lavoro. Questa mattina la Fillea Cgil e la RSU aziendale della Ferretti Group di Cattolica hanno proclamato 2 ore di sciopero dalle 11,30 alle 12,30 con presidio e assemblea; presidio della Fiom davanti alla SCM di Rimini dalle 10 alle 12; e sempre dalle 10 alle 12 davanti all’aeroporto, volantinaggio della F.P. Cgil davanti all’Ospedale di Rimini; fermate anche nel settore tessile e chimico: Gilmar, Aeffe, Velmar, Valpharma e Sicer.

Graziano Urbinati segretario provinciale della CGIL di Rimini è intervenuto questa mattina alla nostra trasmissione ‘Tempo Reale’ su Radio Icaro (92 fm): “Abbiamo chiesto un incontro per il 17 ottobre agli amministratori locali per discutere delle ricadute del jobs act. C’è un silenzio assordante da parte della politica locale riminese e mi chiedo perché non si occupano di lavoro.” La Cgil riminese stima che con l’attuale riforma del lavoro nel riminese si perderanno ben 4mila posti di lavoro. Proprio questi numeri sono quelli che si vorrebbero portare all’attenzione degli amministratori.

Il 16 ottobre il sindacato riminese ha aderito allo sciopero generale indetto dal sindacato regionale con manifestazione a Bologna.