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Ematocrito Pantani. Vallanzasca conferma voci su complotto

Renato Vallanzasca

Nell’interrogatorio di ieri Renato Vallanzasca avrebbe confermato la storia del complotto contro Pantani già raccontata in passato.  A differenza di quello che fece con il Pm di Trento Bruno Giardina e poi con la mamma di Marco Pantani, quando si incontrarono nel 2008, il pluriergastolano ha risposto ai Carabinieri che lo hanno sentito su delega del procuratore della Repubblica di Forlì-Cesena, Sergio Sottani, che con la sostituta Lucia Spirito ha riaperto il caso sul presunto complotto nei controlli a Madonna di Campiglio.

Il malavitoso avrebbe riferito agli inquirenti di essere stato avvicinato in carcere durante il Giro del ’99 da un esponente della Camorra che, visto il ruolo di prestigio di Vallanzasca all’interno della mala italiana, era desideroso di fargli un grosso favore: dicendogli di non scommettere, come stavano facendo tutti, sulla vittoria di Pantani al Giro d’Italia, perché il Pirata quel giro non lo avrebbe finito. Regalo che Vallanzasca non avrebbe però tramutato in scommesse contro il campione di Cesenatico.

Le sue dichiarazioni consentono agli inquirenti di restringere il campo: partendo dal carcere dove all’epoca era detenuto, Novara, e dal braccio dove si trovava la sua cella, a Vallanzasca è stata mostrata una lista di dieci nomi. Il malavitoso avrebbe confermato, una volta letto l’elenco, che tra i dieci c’è il nome del camorrista che gli fece quel ‘regalo’, senza però fornire ulteriori indicazioni. La prossima tappa  investigativa consiste nel sentire i dieci per cercare riscontri al racconto.

Se fosse dimostrato il giro di scommesse manipolato dalla Camorra, gli atti passerebbero alla Direzione distrettuale antimafia, l’ufficio della Procura di Bologna che indaga sui delitti di stampo mafioso nel territorio dell’Emilia-Romagna.

 

(fonte Ansa)