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Attualità Rimini

Aeradria. Il 'testamento' di Santini

In foto: Il curatore Renato Santini
Il curatore Renato Santini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 31 ott 2014 11:19 ~ ultimo agg. 7 nov 10:23
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Nel giorno in cui termina l’esercizio provvisorio del Fellini, il curatore fallimentare di Aeradria Renato Santini racconta ai microfoni di Tempo Reale (Radio Icaro – Icaro Tv)  i suoi 11 mesi in aeroporto. Mesi non semplici anche per la grande attenzione mediatica sullo scalo riminese. “L’attenzione sociale e anche politica era molto alta – conferma Santini – e per questo ho dovuto adottare la tecnica del comunicato stampa per iscritto perché talvolta le mie dichiarazioni, o non dichiarazioni, sono state fraintese. Certi aspetti sono stati difficili da gestire.”

I numeri definitivi ancora devono essere elaborati, ma il curatore parla di oltre 450mila passeggeri con un fatturato negli ultimi sei mesi di quasi 8 milioni di euro e un margine operativo lordo di 1,3 milioni. Allora come sono stati usati i 580mila euro raccolti sul territorio? “Sono serviti – spiega Santini – a pagare i contributi di comarketing per i tour operator russi. Solitamente vengono pagati sulla base del traffico dell’anno precedente ma vista la scadenza della gestione provvisoria al 31 ottobre noi abbiamo dovuto pagare anche in contributi dell’anno in corso. Per farlo sono stati utilizzati i fondi raccolti dagli imprenditori e questo ci ha permesso di chiudere con un certo margine di utile.”

 “Questo aeroportoprosegueanche con solo 400/500mila passeggeri non solo può andare in pareggio ma può raggiungere anche un modesto utile. Naturalmente se lo si gestisce con un minimo di criterio e di attenzione ai costi“.

Una considerazione che suona ancora più come una beffa, vista la situazione attuale dello scalo. “Il problema è stato quello dell’indennizzo: la legge fallimentare prevede che il curatore debba cercare di  valorizzare i beni dell’azienda, che non sono il fabbricato e la pista di proprietà di Enac, ma rapporti di lavoro, scalette, rapporti commerciali. La cosa più intelligente sarebbe stato un bando unico nel quale inserire entrambi gli aspetti ma ciò non è previsto per i bandi europei. Così ne abbiamo dovuti fare due e quello per i beni di Aeradria è andato deserto.” Se qualcuno avesse fatto un offerta per i beni di Aeradria ora, probabilmente, il Fellini sarebbe ancora aperto. Ma nessuna colpa. “Tribunale, Enac e tutti i soggetti hanno agito secondo la legge. Siamo nella casistica in cui i medici hanno ben operato ma il paziente è morto.”

Capitolo Air Riminum, vincitore provvisorio del bando. “Io mi auguro ogni bene possibile per lo scalo riminese – premette Santini – ma confesso in tutta sincerità che sono l’unica delle 4 cordate che non si è mai fatta viva con me. Ma poi ho capito il perché: forse avevano informazioni ancora migliori delle mie visto che sono coloro che avevano gestito anche indirettamente il primo concordato. E il punteggio  pieno attribuito da Enac testimonia che avevano ottime notizie. Negli incontri romani ho poi conosciuto il dottor Corbucci (ndr. rappresentante della cordata vincitrice)”.

Il futuro del Fellini. “Abbiamo un ottimo rapporto con i tour operator russi – dice Santini – che si stanno ora dirigendo tra Bologna e Ancona e ieri Aerdorica esultava per l’arrivo dei russi. Se l’aeroporto riaprirà il primo gennaio non ci saranno particolari problemi ma se la chiusura fosse più lunga la cosa mi preoccuperebbe. Anche perché la gestione estiva inizia il primo aprile ma entro fine gennaio si deve iniziare a lavorare.” 

Il curatore suggerisce anche di puntare su una maggiore diversificazione. “La clientela di russi non è calata per i problemi dello scalo riminese ma per altri: questione Ucraina, rublo, calo del potere d’acquisto. 12 piccoli tour operator russi sono falliti. Quindi è necessario tornare a puntare anche sul Nord Europa. Avere il 90% di traffico russo è pericoloso.” 

E poi un simpatico commento su questi mesi al Fellini. “Mi sono sentito come un allenatore di calcio. La mia partita l’ho vinta, speriamo che le cose proseguano bene”

 L’intervista integrale a Renato Santini