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Economia Provincia

Camera di Commercio, dieci obiettivi verso il 2019

di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 31 ott 2014 16:09 ~ ultimo agg. 16:14
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Società partecipate, turismo, internazionalizzazione, reti d’impresa, innovazione, scuola e università: sono alcuni dei temi principali toccati dal Programma Pluriennale 2015-19 approvato dal Consiglio e dalla Giunta Camerale della Camera di Commercio di Rimini. Il presidente Fabrizio Moretti ricorda però anche i rischi legati alla spada di damocle del paventato taglio del 50% dei diritti camerali.

Ilprogramma raccoglie tutte le iniziative che l’Ente metterà in campo a servizio delle imprese e dello sviluppo economico locale. Approvata anche la ‘Relazione previsionale programmatica’ per il 2015, che è la traduzione in termini operativi per l’anno venturo delle linee guida espresse dal Programma.

Dal ‘Programma Pluriennale 2015-019’ la Camera di Commercio estrapola 10 tra gli obiettivi prioritari:

1) Monitorare l’andamento delle partecipazioni camerali nelle società per la realizzazione dei relativi piani industriali con una spinta verso l’allargamento della base societaria (Rimini Fiera spa; Rimini Congressi srl; Società del Palazzo dei Congressi spa; Uni.Rimini S.p.A., Centro Agro-Alimentare).

2) favorire la riqualificazione e l’ammodernamento dell’offerta turistica balneare; sostenere lo sviluppo dell’attività congressuale; contribuire al miglioramento dell’offerta turistica negli altri segmenti: sportivo, nautico, wellness, culturale e religioso, parchi tematici, enogastronomia; sostenere azioni di marketing territoriale, basate sulla collaborazione tra pubblico e privato.

3) favorire l’innovazione tecnologica e il suo trasferimento alle imprese promuovendo il collegamento con l’Università e i centri di ricerca pubblici e privati; sostenere l’attività dei Consorzi fidi e favorire l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi da parte delle imprese.

4) sostenere le imprese nell’attività di promozione e commercializzazione delle produzioni locali di beni e servizi.

5) incentivare le diverse forme di aggregazione delle imprese al fine di ridurre i costi e aumentare le capacità competitive sui mercati locali e internazionali.

6) favorire il ricambio generazionale e lo start up delle imprese; continuare la diffusione della cultura della responsabilità sociale d’impresa come fattore competitivo del nostro sistema economico e produttivo.

7) realizzare progetti speciali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese anche partecipando a bandi della UE, in accordo con altre Camere di Commercio e soggetti locali, pubblici e privati, nell’ambito di partenariati a carattere transnazionale.

8) promuovere e diffondere la conoscenza di strumenti e tecniche per la tutela della proprietà industriale  commerciale.
9) favorire l’orientamento professionale e l’alternanza scuola-lavoro dei giovani che frequentano le scuole secondarie sia con iniziative proprie che di coordinamento e sviluppo delle attività svolte dalle associazioni d’impresa; collaborare con  la sede riminese dell’Università, in modo particolare con il Dipartimento di Scienze della Qualità della Vita e con le unità operative cui fanno capo i corsi di laurea in materia economica, per la realizzazione di studi, analisi e progetti di sviluppo del sistema imprenditoriale locale.

10) continuare l’azione di semplificazione amministrativa a servizio delle imprese, in particolare con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai servizi camerali e l’esecuzione degli adempimenti amministrativi attraverso l’uso della tecnologia della comunicazione e dell’informazione.

“Abbiamo approvato un programma pluriennale importantissimo per l’economia del nostro territorio – spiega Moretti – sempre che non si arrivi alla riduzione del 50% delle entrate da diritto camerale nel triennio 2015/2017: questo ci toglierebbe tutte le risorse indispensabili per portare avanti queste iniziative strategiche a sostegno del territorio e delle imprese”.

“Monitorare l’andamento delle partecipazioni camerali nelle società per la realizzazione dei relativi piani industriali con una spinta verso l’allargamento della base societaria; spingere sulla riqualificazione e sull’ammodernamento del turismo, continuare a dare linfa ai Consorzi Fidi e stringere ancora di più i rapporti con il mondo della scuola e dell’università: la Camera di commercio di Rimini nel prossimo quinquennio guarderà a 360° il nostro territorio, per cercare di sostenere le imprese in questo ormai lungo ‘momento’ di crisi che, sostanzialmente, si configura come un cambiamento epocale a cui tutti dobbiamo avere capacità di adeguarci e fare fronte. Certo questo nostro impegno va ad impattare sull’autoriforma che il Sistema Camerale sta promuovendo, per impedire che il Governo svuoti di contenuto e quindi nei fatti ‘smantelli’ gli Enti camerali: non si tratta di mantenere posizioni di privilegio, perché non c’è nessun ente che possa vantare ‘rendite di posizione’, ma di difendere l’attività delle imprese stesse che, dal lavoro delle camere di commercio italiane, hanno tratto importanti benefici, usufruendo fra le altre cose, di servizi qualificati e di fondamentale importanza, come il Registro Imprese, la tutela dei Marchi e dei Brevetti; di incentivi per la partecipazione alle fiere all’estero, iniziative per l’internazionalizzazione, bandi per la concessione di contributi per ricerca e innovazione nei più svariati ambiti, sostegno alla creazione ed allo sviluppo dello start up d’impresa. La Camera di commercio è sempre stata al fianco delle imprese e dello sviluppo economico del territorio: confidiamo di poterci essere anche in futuro”.