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Rimini

Versa 15 mila euro per acquistare auto on line. Riminese truffato

In foto: immagine di repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 set 2014 15:27 ~ ultimo agg. 16 set 23:32
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Un riminese di circa 50 anni si è presentato ieri mattina negli uffici della sezione di Polizia delle Comunicazioni di Rimini. Un mese fa circa, navigando su internet, si è imbattuto in un annuncio su un noto sito web dedicato alla compravendita di auto e moto.

L’annuncio riguardava l’offerta – da parte di una società tedesca con succursale a Varsavia – di un veicolo di una casa costruttrice tedesca, di grossa cilindrata, per € 22.304.
Il riminese, ha contattato tramite mail il venditore che ha richiesto il versamento di una caparra pari al 20% del corrispettivo. Il riminese, ha così versato i primi 5000 euro (ricevendo un contratto d’acquisto con cui il venditore avrebbe potuto controllare il “viaggio” dell’auto) cui sono seguiti altri due bonifici: uno per le tasse doganali (altri 5.000 euro versati però su un conto corrente di un’altra banca poiché il precedente conto nel frattempo, secondo il venditore tedesco, aveva avuto un non meglio specificato problema tecnico) e uno per le spese di spedizione (€ 4.718).
Due giorni fa il riminese avrebbe dovuto ricevere l’auto, ma nulla gli è stato consegnato.
L’ultima volta che il riminese ha sentito il venditore tedesco, quest’ultimo gli aveva assicurato che stava provvedendo all’immatricolazione in Italia ma il riminese ha poi constatato che la targa che gli avevano fornito corrispondeva un altro veicolo, radiato per esportazione all’estero. A quel punto il riminese si è reso conto di essere stato raggirato.

I consigli della postale:
Si tratta sempre di bande di truffatori: creano falsi siti di concessionarie e spedizionieri al solo fine di far vedere che l’oggetto è nella loro disponibilità ed è già “in viaggio”; clonano pagine di siti reali di concessionarie e di deposito a garanzia per i pagamenti. gli agenti della Polizia delle Comunicazioni la Polizia di Stato invitano a seguire alcuni consigli al fine di evitare il ripetersi di episodi analoghi a quello sopra descritto nei casi di vendita/acquisto on line con operatori che si trovano all’estero. Una volta spedito il danaro all’estero, in caso di truffa o controversia, sarà irrimediabilmente perduto. I bonifici provenienti dall’estero o gli assegni, hanno infatti un periodo per il cd. “buon fine” di 15 gg circa. Occorre quindi:
diffidare sempre di coloro che chiedono pagamenti all’estero di qualsiasi natura;
approfondire sempre su internet, lanciando nei motori di ricerca gli indirizzi email pubblicati; numeri di telefono; nominativi, al fine di verificare se vi sia già postato qualche argomento nei forum;
non avere fretta di concludere l’acquisto o la vendita, anche se sembra il più grande affare della nostra vita ed il venditore o l’acquirente ci mette fretta.

La Polizia delle comunicazioni di Rimini risponde al 0541.634298