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Economia Rimini

Spending review. Brasini: far quadrare i conti sarà sempre più difficile

In foto: Gian Luca Brasini
Gian Luca Brasini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 15 set 2014 14:34 ~ ultimo agg. 16 set 19:25
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17,7 milioni di trasferimenti tagliati in 4 anni. L’assessore al bilancio del comune di Rimini Gian Luca Brasini interviene in merito all’articolo del Sole 24 Ore e prevede: arriveranno nuovi tagli che spingeranno i comuni ad equilibrismi arditi che hanno poco a che fare con l’essere “virtuosi”.

Altro che piagnistei, i numeri confermano quanto i comuni dicono da tempo: a pagare per gli sprechi centrali sono sempre gli enti locali più virtuosi.
I meno 17,7 milioni di trasferimenti in 4 anni subiti dal comune di Rimini (meno 47% dal 2010) non sono una novità per l’assessore al bilancio del comune Gian Luca Brasini che prevede purtroppo ulteriori tagli da parte del Governo che “metteranno gli enti locali ancora più alle strette, spingendo ad equilibrismi arditi che hanno poco a che fare con l’essere “virtuosi” e rendendo quindi sempre più difficile da raggiungere l’obiettivo di far quadrare i conti senza rinunciare a garantire i servizi essenziali ai cittadini”.
Cosa che finora, secondo l’assessore, Rimini è riuscita a fare.
“Il punto fermo – spiega – della nostra politica di bilancio è stata e continua ad essere l’estinzione del debito: da luglio 2011 a fine 2014 saranno oltre 38 i milioni di debito abbattuti. Un andamento che ha consentito dare nuovo ossigeno alle finanze comunali, aprendo anche nuovi spazi per investimenti strategici per la città. Un altro passaggio necessario per attutire l’impatto dei tagli statali sulle risorse comunali è stata la progressiva riduzione della spesa corrente, operazione che spesso viene demagogicamente chiamata ‘lotta agli sprechi’, ma che in realtà è un’operazione chirurgica su ogni voce in uscita. Solo nel 2014 la spesa corrente calerà di 1.733.246 rispetto al 2013, senza intaccare il capitolo welfare. Tra gli interventi più importanti la riorganizzazione della struttura comunale, con una riduzione del numero dei dirigenti (da 30 del 2010 ai 20 del 2013), con un taglio di spesa del 45%, pari a circa due milioni di euro (da 4,2 mln a 2,3).
Non da ultimo, si è intervenuto sul capitolo Rimini Holding, il contenitore delle partecipate del Comune di Rimini, su cui stiamo lavorando in maniera capillare. Abbiamo indicato una linea per le società partecipate dell’Amministrazione che, pur nella loro autonomia, stanno procedendo con la riduzione dei componenti e dei costi dei cda. Un lavoro che sta portando anche all’estinzione della linea di credito aperta e quindi ad un risanamento della situazione finanziaria complessiva della Holding.”

Rimini, come la maggioranza dei comuni italiani, rileva Brasini, si è rimboccato le maniche per contribuire a risanare i conti dello Stato “che non è però in grado di fare altrettanto”.

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